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L’Interprofessione e le istituzioni: il rilancio del Sistema ortofrutta Italia

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Autore Redazione

L’invito a utilizzare l’Oi come leva per innescare processi virtuosi per la filiera

Il 10 febbraio alla Sala Cavour del Mipaaf si è tenuto l’incontro “L’Interprofessione e le istituzioni: il rilancio del “Sistema Ortofrutta Italia” Oi al servizio delle istituzioni per la competitività del comparto“, promosso da Ortofrutta Italia, l’Interprofessione del sistema ortofrutticolo italiano.

Il programma dell’incontro ha previsto il saluto istituzionale di  Francesco Battistoni, sottosegretario al Mipaaf con delega al settore ortofrutta, e la partecipazione di Angelo Frascarelli, presidente di Ismea, e di Felice Assenza, ispettore capo del dipartimento dell’Icqrf.

L’occasione è stata utile a rappresentare, in maniera specifica, quali sono gli ambiti nei quali la virtuosa collaborazione tra enti, istituzioni ed interprofessione possa portare alla realizzazione di concrete iniziative e attività strategiche che il settore si attende vengano promosse con celerità ed efficacia, mirate a rilanciare la competitività della filiera nell’unico modo possibile: facendo sistema.

“Il concetto di sistema, che Ortofrutta Italia ritiene essenziale per vincere le sfide che il comparto è chiamato ad affrontare, ma che il più delle volte rimane astratto ed utopistico, è esattamente quello che Ortofrutta Italia è in grado di esprimere compiutamente – ha affermato Massimiliano Del Core, presidente dell’Oi – L’ interprofessione è il luogo istituzionale di confronto per il settore dell’ortofrutta fresca italiana. Costituita dalle maggiori rappresentanze nazionali degli operatori che compongono la filiera – produzione, commercio e distribuzione – l’organizzazione mira a diventare il punto di riferimento stabile, strutturato e diffuso per il coordinamento e la realizzazione di azioni destinate allo sviluppo della filiera ortofrutticola nazionale – ha continuato Del Core nel suo intervento di apertura dei lavori – forte delle competenze, della rappresentatività diffusa e della comunicazione diretta con le filiere di cui si avvale”.

Durante l’incontro si è discusso di obiettivi concreti e condivisi negli ambiti di azione che costituiscono specificamente l’oggetto del mandato ricevuto dalla legislazione nazionale e comunitaria, al fine di rafforzare il settore ortofrutticolo nazionale, come: difendere il made in Italy, programmare le produzioni, valorizzare i prodotti di eccellenza del nostro paese, prevenire e scoraggiare le pratiche sleali, sostenere e difendere i più di 100 marchi Dop e Igp presenti nelle filiere ortofrutticole e promuovere il consumo di ortofrutta sui mercati, riducendo lo spreco alimentare.

Finalità chiaramente fortemente condivise da parte delle Istituzioni a tale scopo preposte, invitate a “utilizzare” l’Interprofessione come leva per innescare processi virtuosi per la filiera, da cui possano trarre significativo beneficio, in maniera equivalente, tanto il tessuto produttivo quanto quello commerciale e che manifestino i propri positivi effetti su società, economia e ambiente.

“A tal fine, consapevoli del nostro valore sul campo e sui mercati, Ortofrutta Italia – ha concluso il presidente – mette a disposizione dell’attività di governo la “Task Force” di settore di cui si compone, sostenuta e supportata dalle proprie prestigiose organizzazioni, associazioni ed unioni di appartenenza, allo scopo di rilanciare il “Sistema Ortofrutta Italia” e consentire alle filiere che lo animano di recuperare competitività”.

Sono state, inoltre, affrontate alcune delle tematiche cruciali per il prossimo futuro del settore, sulle quali Ortofrutta Italia ha impegnato l’attenzione degli interlocutori, sollecitando in merito pronto e fattivo riscontro, e ottenendo grande disponibilità a collaborare tanto dall’ Ismea che dall’Icqrf, nell’ambito, ovviamente, delle proprie specifiche competenze.

Creazione del catasto ortofrutticolo nazionale, strumento di rilievo per una efficiente gestione delle informazioni sulle superfici e sulle produzioni ortofrutticole, che favorirebbe un corretto orientamento produttivo al mercato, con la conseguente riduzione dei rischi di sovrapproduzione, di crisi produttive e di volatilità dei prezzi.

Promozione del made in Italy, attraverso lo stanziamento di contributi finanziari per la valorizzazione del consumo di ortofrutta certificata Igp e Dop.

Logistica, infrastrutture e riduzione dello spreco alimentare, elementi di sempre maggiore rilevanza anche in riferimento agli aspetti prioritari di sostenibilità.

Gestione dell’emergenza energetica, con un’urgente azione concreta ed efficace che porti a più incisive forme di sostegno pubblico alle imprese agricole ed ortofrutticole del settore primario, nonché a favore del sistema distributivo nazionale di ortofrutta, settori energivori al pari di quelli dell’industria e degli altri servizi, impegnati nel garantire a qualunque costo la disponibilità di beni ed alimenti essenziali.

Argomenti trattati dalle parti coinvolte sempre con spirito costruttivo e con l’auspicio di creare all’interno dello scenario di costante e reciproca cooperazione del “Sistema Ortofrutta Italia”, ambiti ove poter trovare convergenze e sinergie tali da armonizzare la filiera, essere in grado di autoregolamentarla in maniera virtuosa e con azioni equilibrate, concrete ed efficaci a favore del comparto.
Insomma, Ortofrutta Italia c’è e ci vuole essere. L’interprofessione è attiva, coesa e rappresentativa. Si pone obiettivi chiari e si rende disponibile a fare sistema al proprio interno e con le istituzioni. E il momento attuale lo richiede, assolutamente.

Fonte: Ortofrutta Italia

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