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Un carattere per ogni varietà, sono le pere dell’Emilia-Romagna Igp

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Autore Redazione

Le differenti cultivar protagoniste del Ferrara Food Festival che si terrà a Ferrara dal 5 al 7 novembre

La Pera dell’Emilia-Romagna Igp è anche quest’anno una dei protagonisti della campagna triennale di comunicazione europea dal messaggio “L’Europa firma i prodotti dei suoi territori”. Il progetto valorizza e dà notorietà a frutta e verdura Dop e Igp in base alla loro stagionalità; nello specifico, la campagna riguarda anche l’Asparago Verde di Altedo Igp, la Pesca e la Nettarina di Romagna Igp, l’Insalata di Lusia Igp, il Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp e il Radicchio di Chioggia Igp.

La Pera dell’Emilia-Romagna Igp sarà una dei protagonisti del Ferrara Food Festival che si terrà a Ferrara dal 5 al 7 novembre. Per vivere al meglio questa esperienza scopri le diverse varietà di pere riconosciute dal disciplinare. Sono otto, ognuna con un carattere, un aspetto e un sapore diverso.

La regina: la pera Abate Fetel

La pera Abate Fetel è la più amata dagli italiani. Regale anche nell’aspetto, presenta un collo dalla forma allungata, una buccia sottile e liscia, con un colore che, a seconda della fase di maturazione, passa dal verde al dorato, tingendosi di tanto in tanto di punte rugginose o rossastre. È molto succosa e spicca tra tutte per il suo sapore aromatico.

La delicata: Decana del Comizio

La pera Decana del Comizio. Si riconosce subito per il suo caratteristico sigillo in ceralacca sul picciolo e deve essere maneggiata con cura per evitare ammaccature, è per questo che spesso si trova incartata. Ha un nome insolito, imputabile al luogo in cui è stata scoperta nel lontano 1849, il Comizio Orticolo di Maine-et-Loire, nella regione della Loira. Si tratta di una varietà tardiva che viene raccolta principalmente nei mesi autunnali. Si caratterizza per una forma rotonda e un colore giallo che tende al rosso, con piccole macchie scure. È molto profumata, ad alta digeribilità e ha un sapore dolce e succoso.

L’importante: Carmen

La pera Carmen, che deve il suo nome all’omonima opera lirica di George Bizet. Presenta dimensioni medie e un colore che varia dal giallo al verde, con lenticelle e sfumature rosse piuttosto accentuate. Il suo sapore è meno dolce rispetto alle sue sorelle e presenta un retrogusto acidulo. Si tratta di una varietà molto dissetante, preferita soprattutto nei mesi più caldi.

La ricca: Kaiser

La pera Kaiser, piena di vitamine, tra cui la vitamina C, acido folico e minerali, soprattutto il potassio. Ha origini francesi, risale agli inizi del 1800, nella foresta di Apremont in Haute Saone. Questa pera salta all’occhio per la sua forma grossa e allungata ma soprattutto per il suo colore marrone-tabacco che, con la maturazione, diventa più giallognola. Presenta un picciolo piuttosto pronunciato. Impossibile non notarla. Ha una polpa fine e leggermente granulosa con un sapore aromatico e qualche nota dolce-acida.

La premiata: Conference

La pera Conference, che vinse nel 1885 il primo premio alla National British Pear Conference di Londra. Si tratta di una varietà prettamente autunnale, ha una forma conica e allungata, con un colore verde chiaro che tende al ruggine. Al palato è croccante, succosa e dal sapore intenso.

L’ibrida: Santa Maria

La pera Santa Maria nasce dall’incrocio tra la varietà Williams e Coscia. È soda e resistente, dalla forma tondeggiante e dal colore giallo con piccole macchie verde scuro. Al palato si presenta fresca e poco acidula.

L’inglese: Williams

La pera Williams attira l’attenzione per la sua forma “a fiaschetto”. Ha una forma tondeggiante e ne esistono due tipi: quella dal colore verde chiaro, tendente al giallo e quella rossa intenso. Entrambe hanno una polpa succosa e leggermente granulosa.

L’appariscente: Max Red Bartlett

La pera Max Red Bartlett salta all’occhio per il suo colore rosso acceso con una nota di giallo rugginoso. Con la maturazione il rosso si avvicina all’arancione e la polpa, da croccante e compatta, diventa morbida e aromatica con un retrogusto speziato.

La campagna è finanziata dall’Unione europea e per la parte italiana dai Consorzi della Pera dell’Emilia-Romagna Igp (capo fila del progetto), dell’Asparago Verde di Altedo Igp, della Ciliegia di Vignola Igp, della Pesca e la Nettarina di Romagna Igp, dell’Insalata di Lusia Igp, del Radicchio Rosso di Treviso Igp e Variegato di Castelfranco Igp e del Radicchio di Chioggia Igp.

Fonte: Consorzi della Pera dell’Emilia-Romagna Igp 

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