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Focus del mese

Pesche a 1,49 euro nella Gdo. Ma non mancava il prodotto?

Causa maltempo, si registrano cali delle rese in tutta Europa. E allora come si giustifica la promozione di Eurospin?

Solo due settimane fa, intervenendo al meeting “Le mardis de Medfel” teso a far il punto sull’andamento della stagione di pesche e nettarine europee, Elisa Macchi, direttrice di Cso Italy, sintetizzava così la stagione 2021: “La situazione è grave”. Gelate, freddo e grandine hanno infatti duramente colpito le produzioni italiane, francesi, greche e spagnole, con il risultato che manca il prodotto. Per l’Italia la produzione di quest’anno è sotto del 45% rispetto al potenziale produttivo, in Grecia le nettarine sono dimezzate, in Francia si stima una perdita del 36% rispetto al 2020 e in Spagna è perso almeno il 20% del raccolto. E quando l’offerta è bassa, e la domanda c’è, secondo i sacri testi di economia, i prezzi si alzano. Come si spiegano, allora, le pesche a 1,49 euro/chilo sul volantino di Eurospin di questa settimana? 

Si tratta di un déjà vu

I prezzi al ribasso per l’insegna in questione non sono una novità. A sorpresa, nelle scorse settimane sono state messe in promozione le fragole – altro prodotto duramente provato dal maltempo primaverile – le albicocche – le introvabili dell’estate 2021 – gli asparagi, i cetrioli e i pomodori venduti addirittura a un prezzo inferiore all’euro. Ma perché si applica una strategia commerciale tipica delle situazioni in cui si deve gestire un surpulus produttivo, quando invece il prodotto è quantitativamente scarso?

Cosa dicono i mercati

Riccardo Pompei, vicepresidente Fedagro nazionale, un po’ meno di un mese fa, a myfruit.it aveva riferito: “Il prodotto extra vale 4 euro il chilo per le percoche, le pesche bianche sono a 3,50 mentre le rosse valgono 3 euro. Se andiamo sui calibri più piccoli sono rispettivamente questi i prezzi: 2,30, 2 e 1,30 le rosse”. Una settimana dopo, sempre a myfruit.it, Stefano Cavaglià, presidente di Fedagro Torino, riportava: “Le pesche vanno bene anche se c’è un distacco varietale e, quindi, meno prodotto spagnolo. Una carenza. La pesca gialla, pezzatura 24, quota tra 1,80 e 2 euro”.

Prezzi dunque non alle stalle, ma che in ogni caso non giustificano del tutto quelli applicati da Eurospin. Che cosa sta succedendo?

Al nord non è ancora estate

Alla luce del volantino in questione, e alla luce della tempesta di acqua e vento che si è abbattuta a Milano e dintorni nel primo pomeriggio di oggi, appaiono profetiche le parole di Alessandro Palmieri, presidente dell’Op Palmieri di San Ferdinando di Puglia (Barletta-Andria-Trani). Il quale, solo una decina di giorni fa, aveva detto a myfruit.it: “Tecnicamente i prezzi delle pesche quest’anno dovrebbero essere più alti. La stagione è partita con aspettative alte, ora si spera nel bel tempo al nord. Il clima favorevole è determinante nei consumi della frutta estiva”. E il clima favorevole, al momento, non sembra esserci.

Dunque i prezzi al ribasso sono solo una strategia per spingere consumi che stentano a partire a causa di una stagione anomala dal punto di vista meteo?

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