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Liturri (Agricoper): “Una nuova azienda dove coltivare… uva da favola”

Liturri

La Fonte riunisce il top a livello di innovazione varietale e di impianti. “I trend per il packaging post-Covid19”

Una nuova azienda che riunisce tutta l’esperienza e l’innovazione degli ultimi dieci anni, sia per tipologia di impianto, sia per scelta varietale. E’ l’azienda La Fonte (tra Casamassima e Acquaviva, in provincia di Bari) ed è il fiore all’occhiello dell’azienda Agricoper dei fratelli Liturri: 22 ettari che vanno ad aggiungersi agli oltre 100 impiantati a vigneto dell’azienda con sede a Noicattaro.

“La Fonte è esposta a nord-est, verso il il mare, e beneficia degli effetti dei venti di termica – spiega Domenico Liturri, sales & marketing director – Si tratta di terreni vergini, che non hanno cioè mai ospitato viti e sono stati lavorati e preparati per  avere l’uva migliore. Insomma, qui troviamo condizioni pedo-climatiche uniche, soprattutto per le varietà tardive“.
Nella nuova azienda sono state piantate le varietà di uva senza semi più pregiate, da Cotton Candy a Sweet globe, da Great green a Allison. Più qualche filare di varietà tardive da testare.

In attesa del primo frutto (la prima raccolta in assoluto nella storia della Fonte), la campagna 2020 di Agricoper è pronta per partire, attorno al 10 di luglio, con i primi stacchi di uva Vittoria e Sugraone, le bianche con e senza semi. “Le uve di qualità si presentano molto bene – prosegue Liturri – ma la produzione di uve precoci senza semi è stata in parte compromessa dalle gelate di aprile. Infatti, dalla settimana 31 alla 34 (dall’ultima di luglio alla terza di agosto, ndr), stimiamo il 30-40% in meno di grappoli. Con le rosse inizieremo ai primi di agosto e ci sono tutti i presupposti per fare bella figura”.

Se l’effetto Covid sarà da valutare per i consumi di uva da tavola, una cosa è già sicura e riguarda il packaging: la richiesta dei buyer è tutta per l’uva confezionata in cestini termosaldati in Rpet da 500 grammi. “E’ quanto stiamo verificando all’estero (Agricoper esporta il 90% della produzione, soprattutto in nord Europa, dall’arco alpino fino alla Norvegia), mentre in Italia lo stiamo proponendo noi, sottolineandone i vantaggi. Vale a dire, una confezione chiusa come il clamshell, ma con oltre il 50% in meno di plastica, 9 grammi contro 21-22“.  Un confezionamento che riguarderà anche la Cotton Candy, l’uva dal profumo e dal gusto di zucchero filato che, seguendo il filone della sostenibilità ambientale, era proposta in eleganti shopper bag di carta.

 

 

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