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Focus del mese

Di Pasquale: “Meloni e albicocche eccezionali”

Il titolare dell’azienda Donna Lia: “Grande soddisfazione anche per i prezzi, +30% sul 2019”. E per le pesche è in arrivo l’Igp

Vincenzo Di Pasquale, titolare Donna Lia

Archiviata la stagione del melone Cantalupo, è tempo di albicocche (e poi di pesche) per Donnalia, azienda siciliana con sede a Delia (Caltanissetta) con oltre 40 anni di storia: “Erano anni che non si verificava un’annata così per i meloni – esordisce Vincenzo Di Pasquale, titolare dell’azienda – La nostra è una campagna corta e precoce, che quest’anno ha visto protagonista un prodotto eccezionale. Anche i prezzi sono stati ottimi, remunerativi per produttore e distributore”.

Quanto alle albicocche, l’azienda è nel pieno delle attività: la campagna è iniziata il 10 maggio e terminerà nella prima decade di agosto, ma è giugno il mese clou. Per le pesche, che sono il core business di Donnalia, occorrerà attendere la metà di luglio, ma c’è già grossa aspettativa anche perché, il prossimo anno, potrebbe arrivare la Igp.

Albicocche: giù la produzione, su i prezzi

La produzione di Donnalia in termini di albicocche si attesta su 40 ettari, tutti in pieno campo, di cui la metà coperti con reti antigrandine. La stagione è lunga, inizia a maggio e termina ad agosto, per un totale di circa 600 tonnellate di prodotto. Quest’anno, rispetto alla stagione 2019, manca il 30% del prodotto, ma la qualità è alta: “Non abbiamo avuto problemi di gelate – spiega Di Pasquale – ma sono mancate le ore di freddo. A maggio ha fatto molto caldo, le piante sono leggere: rispetto allo scorso anno abbiamo guadagnato qualche grado Brix in più, siamo soddisfatti”.

Anche sui mercati sta andando bene: il prodotto, conferito per metà alla grande distribuzione e per metà ai grossisti, ha un prezzo che oscilla tra 1,50 e 2,50 euro il chilo, in funzione del calibro dei frutti: “Rispetto allo scorso anno parliamo di un incremento del prezzo del 30% – specifica il titolare – In questa settimana è un po’ in flessione, ma non possiamo lamentarci”.

L’80% del prodotto viene venduto a marchio Donnalia: “Il nostro è un prodotto di fascia alta – spiega Vincenzo – Ci siamo sempre distinti per la cura maniacale in campo: la prima selezione dei frutti la facciamo sulle piante, in fase di raccolta facciamo parecchi passaggi, in modo da raccogliere il prodotto quando giunge alla maturazione ottimale“.

Pesche, in attesa della Igp

Tra poco meno di un mese sarà il turno delle pesche, punta di diamante di Donna Lia. Sono 80 gli ettari in produzione, per un volume di circa duemila tonnellate: “Puntiamo sul prodotto tardivo – racconta Di Pasquale – la Gdo ci ha posizionato sul finire dell’estate: dal 20 di agosto in poi, fino a ottobre, è il momento delle pesche siciliane“.

Sebbene sia ancora presto per parlare di qualità e quantità di prodotto – la stagione sembra comunque ben avviata – per le pesche siciliane in generale, e per quelle di Donnalia in particolare, è in arrivo una novità: “Il nostro territorio è vocato alla coltivazione di questi frutti – conclude Vincenzo – Il prossimo anno potrebbe già arrivare l’Indicazione geografica per la Pesca di Delia: il disciplinare è stato approvato, le pratiche sono a Bruxelles. Salvo imprevisti, siamo in dirittura di arrivo”.

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