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Bonduelle: «Non rilavate le insalate già lavate e imbustate»

BonduelleLattughino
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Autore Redazione

L’appello della multinazionale della IV gamma. “Le insalate in busta aiutano a evitare sprechi d’acqua”. Il nuovo posizionamento “Zero-Loss”

Molti consumatori di insalate di IV gamma, nonostante la conoscenza e il consumo di questi prodotti in Italia sia orami molto diffuso (vedi gli ultimi dati di vendita), continuano a rilavare, una volta giunti a casa, le insalate già lavate e imbustate e pronte al consumo.  Da qui l’appello lanciati da uno dei leader del settore, Bonduelle, giovedì 22 marzo, in occasione della giornata mondiale dell’acqua.

Secondo la multinazionale, inoltre, presente in Italia con due stabilimenti a San Paolo d’Argon (Bergamo) e a Battipaglia (Salerno), “le insalate in busta aiutano a evitare sprechi d’acqua”. Da uno studio interno, infatti, l’azienda afferma che “per lavare e disinfettare ogni confezione di insalata in busta di 100 grammi, Bonduelle utilizza in media 2,5 litri di acqua”. A casa, invece, se ne consuma molto di più: “il 64% degli italiani – secondo uno studio de l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie – effettua infatti 3 o più lavaggi per ogni cespo di insalata. Solo il 5% della popolazione si limita ad un solo lavaggio. Se si calcola che un lavello da cucina medio ha una capacità di oltre 20 litri d’acqua, è facile capire quanta acqua venga sprecata ogni giorno dalle famiglie italiane, spesso inconsapevolmente”.

La campagna di Bonduelle a favore della riduzione di consumi idrici rientra all’interno di un nuovo posizionamento dal titolo La nature, notre future” che vede impegnata la multinazionale nel perseguire “soluzioni innovative per offrire del cibo più buono e più sano a quante più persone possibili, rispettando al contempo l’ambiente per assicurare il benessere delle future generazioni”. Il traguardo che si è data l’azienda da qui al 2025 è  “Zero -Loss”, grazie ad un approccio circolare basato su 7 sfide: “controllare il consumo di energia, preservare le risorse idriche, evitare sprechi, coltivare responsabilmente, creare packaging sostenibili, gestire il flusso di trasporti con alternative al trasporto su strada, implementare una policy di acquisto responsabile.  Anche gli stabilimenti italiani stanno contribuendo  a questo obiettivo: “negli ultimi due anni, nei due siti produttivi di Bonduelle di San Paolo d’Argon e di Battipaglia, i consumi idrici si sono ridotti di oltre il 10%, grazie ad una sempre più attenta gestione di tutte le attività. A dimostrazione che evitare gli sprechi è possibile”.

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