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Aop Luce, “Campagna pesche e nettarine insoddisfacente”

AopLuce_Pesche
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Autore Redazione

Il Consorzio prevede un calo di vendite del 30%. «Nonostante meno prodotto e prezzi alti i consumi non decollano» spiega Serena Pittella, responsabile marketing

Sarà una campagna pesche e nettarine insoddisfacente per Aop Luce, Consorzio nato da due organizzazioni di produttori, Giotto e La Flacca, e specializzato nella produzione di frutta, ortaggi e verdure provenienti dalle zone del basso Lazio, alto casertano e della Puglia.

Aop Luce, come tanti altri produttori italiani, registra quest’anno un calo dei volumi dovuto alle piogge primaverili e alle forti grandinate in aprile che hanno danneggiato soprattutto alcune varietà con fioritura precoce. Ma la minor disponibilità di prodotto e i conseguenti prezzi più alti, spiega Serena Pittella responsabile marketing di Aop Luce, «non compensano il calo dei consumi a cui ha contribuito il maltempo che ha caratterizzato tutta l’Italia, con un clima non favorevole in giugno».

Nettarine Aop Luce

Nettarine Aop Luce

Negli areali di produzione in Campania, spiega Pittella, Aop Luce ha registrato il 30% di produzione in meno in termini di volumi, con un calo del 70% rispetto all’anno scorso nell’alto Casertano. «Complessivamente i prezzi sono alti ma i consumi sono bassi – spiega la responsabile marketing – sembrava che nei primi dieci, quindici giorni di luglio ci fosse stata una ripresa ma non è stato così, ad oggi i consumi sono ancora lenti: il clima più favorevole non ha incentivato le vendite».

Stando all’andamento in corso, il consorzio prevede di chiudere la campagna in anticipo – quindi tra fine agosto e i primi giorni di settembre – con un calo di vendite di circa il 30%. Un contesto che non consentirà di vendere pesche e nettarine all’estero: « Gli altri anni facevamo anche esportazione perché avevamo prodotto in esubero, ma quest’anno, per via del calo dei volumi, stiamo facendo solo la grande distribuzione italiana». Se non altro, spiega Pittella, quest’anno la Spagna, uno dei maggiori competitor nella produzione di pesche e nettarine,  è nella stessa condizione dell’Italia e quindi non influisce in termini di concorrenza. «Quest’anno il prodotto italiano è preponderante, il problema sono volumi mancanti e consumi che non decollano nonostante tutto».

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