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Export kiwi e agrumi in Cina, buone notizie dal Cso

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Autore Redazione

Dal 13 al 19 gennaio due ispettori cinesi in visita in Italia per verificare la fattibilità del trattamento a freddo su kiwi e agrumi. In attesa del report ufficiale i riscontri sono stati più che positivi

I riscontri sembrano essere stati positivi dopo che dal 13 al 19 gennaio due ispettori cinesi sono stati in Italia per verificare “la fattibilità del trattamento a freddo negli stabilimenti prima della partenza sia per kiwi che per agrumi al fine di facilitare l’export verso la Cina, un mercato dalle grandi potenzialità per le nostre produzioni”.

Il CSO Italy, coordinatore della visita con il sostegno dell’ICE, in una nota ha sottolineato come gli ispettori cinesi abbiano riscontrato “la piena conformità ai requisiti richiesti dai protocolli, andando anche oltre le loro aspettative. Inoltre, hanno particolarmente apprezzato la disponibilità e trasparenza da parte italiana nel mostrare e spiegare le diverse procedure richieste”. Durante la loro visita gli ispettori cinesi hanno visitato gli stabilimenti di Salvi/Unacoa a Ferrara e Agrintesa a Castelbolognese (RA) per quanto riguarda i kiwi, gli stabilimenti di Oranfrizer a Scordia e di Paimfruit a Catania, invece, sul fronte degli agrumi.

“Gli ispettori hanno potuto verificare le strutture e tutte le strumentazioni e dotazioni tecniche utilizzate per fare il trattamento a freddo nelle celle, sia su merce già confezionata che in natura – continua il CSO nella nota -. Gli ispettori fitosanitari regionali, sempre presenti durante la visita, insieme ai responsabili degli stabilimenti, hanno mostrato ai colleghi cinesi come verranno implementati i vari passaggi richiesti dai protocolli per effettuare il trattamento a freddo prima della partenza. La visita è stata anche l’occasione per verificare tutta la filiera produttiva, compresa la gestione della parte di campo delle produzioni”.IspettoriCinesi_2

Non, resta, ora, che aspettare “l’invio del report ufficiale da parte delle autorità cinesi al Ministero. In ogni caso gli ottimi riscontri ci auguriamo che aprano la possibilità, per gli agrumi in particolare, alle spedizioni via aerea e ad una semplificazione per i kiwi. Inoltre, la possibilità di fare il trattamento a freddo prima della partenza, può favorire le spedizioni anche con altri mezzi, come ad esempio il treno, sfruttando la via della seta. Un progetto sul quale si sta lavorando già da tempo e che speriamo di concretizzare a breve”.

“L’export di kiwi in Cina è arrivato di recente a superare le 13.000 tonnellate annuali. I dati relativi a quest’ultima campagna non sono disponibili, ma già nel mese di ottobre sono state avviate circa 3.600 tonnellate contro le 1.800 dello stesso mese dell’anno precedente. Sicuramente anche per gli agrumi, ed in particolare per le arance rosse, il mercato cinese si dimostra molto interessante e questa missione è stata fondamentale per far comprendere quanto mai sia necessario far arrivare nel più breve tempo possibile gli agrumi affinché possano mantenere un elevato standard qualitativo. Questo concetto è stato ben recepito anche dagli ispettori”.

“Questa missione ispettiva sia per kiwi che per agrumi verso la Cina – ha dichiarato Simona Rubbi, Responsabile dell’ Apertura dei Nuovi Mercati di CSO Italy, – è molto importante per le imprese ed in generale dimostra come non sia sufficiente solo concludere i protocolli, ma come sia importante migliorare nel tempo le condizioni stesse previste. Questo passaggio – conclude Rubbi – è stato possibile grazie agli sforzi, al lavoro e alla serietà delle aziende che finora hanno esportato in Cina, unitamente a tutto il sistema dei controlli sull’intera filiera implementati che ad oggi ci permettono di essere orgogliosi di non avere avuto intercettazioni o problemi all’arrivo per la presenza di organismi nocivi”.

 

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