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Piccoli frutti e verdure Alto Adige. Annata positiva

Piccoli frutti e verdura in AltoAdige
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Autore Redazione

Il punto della situazione al termine della raccolta. Record per le ciliegie, il cavolfiore si conferma leader di mercato in Italia

È terminata la raccolta di piccoli frutti e verdure in Alto Adige ed è tempo per i primi bilanci, tutti sostanzialmente positivi. A partire da quello di Markus Tscholl, direttore di Egma Asta Frutta di Vilpiano. “La primavera è cominciata gradualmente. Il lento innalzarsi della temperatura ha determinato il costante aumento della quantità di piccoli frutti e ciliegie. Sebbene la dimensione media dei frutti sia stata leggermente inferiore rispetto all’anno scorso, la qualità si è rivelata molto buona. Anche i prezzi, in media, sono stati più elevati dell’anno scorso”.

In sintesi:  la produzione di fragole si è attestata intorno alle 130 tonnellate, il 35% circa in meno rispetto all’anno scorso (a causa del caldo estivo), calo anche per i lamponi, 27,5 tonnellate (-20%). Le ciliegie, invece, hanno fatto registrare un record con 120 tonnellate (+90%).

Piccoli frutti

Gerhard Eberhöfer, responsabile vendite di VI.P piccoli frutti, spiega il motivi del calo quantitativo dei piccoli frutti quest’anno: “L’estate 2015 è stata molto calda e asciutta, circostanza che ha favorito il pieno sviluppo dell’aroma delle fragole”. Nonostante questo le elevate temperature hanno accelerato il processo di maturazione: tutto il processo di raccolta di vendita è avvenuto in tempi più brevi rispetto al 2014. Già a metà agosto erano presenti le prime quantità, anche se limitate. “A causa della rapida maturazione, i piccoli frutti sono rimasti un po’ più  piccoli rispetto alla norma; in ultima analisi, ai contadini sono venuti a mancare alcuni grammi per pianta, ovvero qualche chilo per ettaro. Con circa 520 tonnellate complessive, nel 2015 il raccolto è risultato del 2% circa inferiore rispetto al 2014”.

Ciliegie

Con 380 tonnellate si è registrato un incremento della quantità record rispetto al 2014. La produzione di ciliegie ha un grande potenziale in Alto Adige, soprattutto in Val Venosta grazie all’altitudine e alle condizioni climatiche: in questo modo i frutti raggiungono la maturazione durante una finestra commerciale ideale, quando  le ciliegie provenienti dalle principali coltivazioni europee situate in Italia e Germania non sono più presenti sul mercato.

Patate

Il clima secco e caldo ha agevolato il raccolto delle patate. Nonostante la riduzione delle superfici coltivate (-5%), le quantità sono state simili a quelle dell’anno scorso, circa 6.000 tonnellate, delle quali 25 da coltivazione biologica. “Grazie al clima, rimasto stabile anche durante il raccolto, è stato possibile immagazzinare tutto il prodotto con un livello ridottissimo di umidità, un fatto che garantisce un aumento della durata di conservazione”, commenta Hanspeter Felder, direttore della Cooperativa Produttori Sementi della Val Pusteria. La Val Pusteria è la principale zona di coltivazione delle patate con il Marchio di Qualità Alto Adige. Mediamente, i campi altoatesini rendono circa 37 tonnellate di patate per ettaro.

Cavolfiore Alto Adige

Cavolfiore Alto Adige

Cavolfiore

Il cavolfiore dell’Alto Adige è leader sul mercato italiano e anche quest’anno è stato nuovamente venduto in tutti i più importanti mercati all’ingrosso italiani. “Si é inoltre intensificata la collaborazione con la moderna distribuzione al dettaglio di alimenti”, sottolinea Reinhard Ladurner, responsabile vendite di VI.P verdura e ciliegie. Della produzione totale di verdura in Val Venosta, il cavolfiore rappresenta il 95%. In totale sono state raccolte circa 2.360 tonnellate, con un leggero aumento (60 tonnellate) rispetto all’anno precedente.

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