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Piccoli Frutti

Ortofruit Italia diventa maxi-coop dei berries

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Autore Redazione

L’Op di Saluzzo accorpa la Sacoop di Savigliano. Paschetta: “Più di 200 imprese, obiettivo 10mila tonnellate di mirtilli e lamponi”

È stata recentemente ufficializzato l’accorpamento della cooperativa Sacoop di Savigliano da parte del Gruppo Ortofruit Italia, per tramite della cooperativa agricola associata Agrifrutta, con sede a Saluzzo e Peveragno.

Una news di peso per l’economia agroalimentare locale, che vede l’Organizzazione di produttori da tempo impegnata in una politica di espansione e rafforzamento anche nelle regioni agricole del Sud Italia, con progetti di nuovi impianti di piccoli frutti legati a esclusive varietali a livello internazionale.
Proprio sul comparto dei berries si concentra la strategia di sviluppo a motore della recente acquisizione, essendo la ex-Sacoop una delle realtà cooperative più rappresentative nel parco produttivo dei mirtilli, il nuovo “oro blu” del Piemonte.

“Si tratta di un’operazione che abbiamo fortemente voluto e costruito nel tempo grazie all’expertise di Gianluca Zampedri per garantire futuro e innovazione a oltre duecento imprese associate tra le nostre due realtà – commenta Domenico Paschetta, presidente di Ortofruit – Infatti, non possiamo più limitarci a parlare di comparto berries in quanto, le filiere legate ai piccoli frutti oggi valgono il 60% del nostro fatturato (25 mln/a): per questo era necessario strutturarsi e aumentare il livello di specializzazione in quest’area domino che, oggi, ci vede come riferimento del polo berricolo nazionale”.

Elevata specializzazione

Grazie a questa aggregazione, lamponi e mirtilli – già sul podio dei piccoli frutti del Gruppo per quantità e distintività di mercato – sono destinati a grandi numeri, con uno standard minimal di almeno dieci mila tons all’anno. Ma c’è di più: “L’inglobamento di Sacoop è figlia di una prima e fondamentale innovazione – spiega Paschetta – Quella del nostro Berrymag, il nuovo multi-magazzino realizzato presso la nostra sede di Peveragno, che vede l’avvio di due siti altamente specializzati nella lavorazione di fragole, piccoli frutti, ciliegie e Nergi, oltre a un setup tecnologico senza precedenti”.

Il Berrymag

Un vero e proprio centro di agricoltura 4.0, da poco terminato nel Paese delle fragole, grazie al restyling completo dello storico magazzino della cooperativa associata Agrifrutta secondo standard di ultima generazione: innovazione a tre tecnologie (RFID, RTL e realtà aumentata), atmosfera modificata e controllata su ogni pallet unit, bio-sanificazione con ozono ad azione battericida e antimuffa, hydrocooling con calibratura ad acqua a temperatura controllata.

“Per noi questo accorpamento è un segno tangibile di ripresa per sfidare le incertezze di mercato, il meteo avverso e il divario energetico con una visione di sistema su cui il modello cooperativo costruisce il suo sviluppo primario – sottolinea Giancarlo Mellano, presidente della ex-Sacoop – Ci auguriamo che tutto il basso Piemonte tragga beneficio da questa unione capace di rafforzare la presenza funzionale dell’attività agricola e commerciale a partire dal nostro territorio grazie a un riferimento più forte, strutturato e specializzato nella filiera berricola”.

Ortofruit Italia non è nuova in termini di apripista:  dalla sua fondazione nel 2003, infatti, si è sempre distinta nel panorama ortofrutticolo nazionale per aver creato soluzioni innovative per dare futuro non soltanto ai propri soci, ma a tutta l’economia del territorio piemontese, e oggi a quello italiano.
La natura stessa dell’Organizzazione di produttori con sede a Saluzzo è quella di rappresentare una filiera autentica, cooperativa e sostenibile che conta oltre duecento tra imprese singole e cooperative associate nel Nord e nel Sud Italia, dedite alla produzione specializzata di piccoli frutti, ortaggi e frutta maggiore.

Grazie a questa fitta e selezionata rete cooperativa, l’Op commercializza direttamente un paniere di più di trenta referenze ad alto localismo, creando risposte di innovazione a un mercato guidato da nuovi stili alimentari più attenti alla salute e alla sostenibilità delle coltivazioni.

I prossimi step

Integrazione, innovazione e trasformazione sono le tre parole d’ordine per il nostro futuro immediato – conclude Domenico Paschetta – La leadership di settore che deriva da questo fondamentale step di aggregazione è già nel segno della circular economy che il nostro Gruppo sta sperimentando da tempo attraverso il recupero degli scarti di produzione, per esempio, con l’estrazione di preziosi oli dai semi di Nergi e di lampone, dalle eccezionali evidenze scientifiche benchè ancora sconosciute al mercato. Il wellness nel settore cosmetico-farmaceutico e nell’industria degli integratori alimentari sarà sicuramente la nostra nuova frontiera”.

Fonte: Ortofruit Italia

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