30 maggio 2005

Alemanno inaugura nuovo stabilimento Apofruit

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Il ministro: “Al varo un piano nazionale di comunicazione per i consumi di ortofrutta”

CESENA – Enzo Treossi, Presidente di Apofruit Italia ha accolto autorità, soci, invitati e cittadini all'inaugurazione domenica 29 maggio nel nuovo stabilimento di Pievesestina.
La struttura, ammiraglia di Apofruit Italia, si distingue per innovazioni tecnologiche e macchinari all'avanguardia, in grado di soddisfare le esigenze della distribuzione. Ha molto incuriosito la linea di lavorazione in acqua per garantire maggiore integrità alla frutta, nella fattispecie mele Pink Lady, unico impianto esistente fuori dal Trentino.
Dopo il taglio del nastro, il ministro Alemanno ha reso omaggio nel corso della conferenza”L'ortofrutta romagnola nell'era della globalizzazione: rischi ed opportunità” a realtà come Apofruit, dove si vedono risultati che aiutano a diminuire il rischio di rinuncia ad operare in agricoltura. Vanno difesi i redditi degli agricoltori ed evitare che il commercio prenda gran parte del valore aggiunto. “. Alemanno ha fatto riferimento ai provvedimenti che estendono alla crisi di mercato i finanziamenti per i disastri climatici e a prevenire la crisi facendo crescere le strutture organizzate. “La prossima settimana- ha aggiunto- partirà un Piano di comunicazione per il consumo di alimenti freschi e al suo interno largo spazio sarà riservato all'ortofrutta. Occorre inoltre aumentare i controlli per verificare le provenienze”

Apofruit è nata nel 1991, dalla fusione di quattro cooperative romagnole ortofrutticole e con le ultime due integrazioni (Generalfruit e Metapontina) dallo scorso anno ha assunto il nome Apofruit Italia. “In questi quindici anni -ha sottolineato Renzo Piraccini, Direttore Generale- Apofruit Italia ha più che raddoppiato i quantitativi lavorati, ha quadruplicato il fatturato ed incrementato il numero di soci e dei dipendenti.. Apofruit Italia è la cooperativa di primo grado di maggiori dimensioni in Italia nel settore dell'ortofrutta, con 4.300 soci produttori, 213.000 tonnellate conferite, un fatturato di 172 milioni di euro, 135 dipendenti fissi e 2.000 dipendenti stagionali suddivisi in 8 stabilimenti di lavorazione e 4 centri di ritiro e stoccaggio.

 

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