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Packaging e Tecnologie

Packaging, +14,7% per quello da materia riciclata

L’Italia degli imballaggi punta tutto sul riciclo. Il consumo interno di macero supera quota sei milioni di tonnellate

Dal 27esimo rapporto di Comieco riferito al 2021 emerge la fotografia di un’Italia virtuosa in fatto di raccolta, riciclo e recupero di carta e cartone.

Un anno da record

Se già nel 2020 era stata superata la soglia dell’85% di imballaggi cellulosici riciclati, raggiungendo con dieci anni di anticipo il limite fissato dall’Unione europea per il 2030, nel 2021 è stato centrato un ulteriore obiettivo. La raccolta differenziata di carta e cartone è cresciuta di un ulteriore 3,2% rispetto all’anno precedente, superando per la prima volta i 60 chili pro-capite.

Sebbene si registri una crescita generalizzata per tutta la produzione cartaria, con oltre 1,4 milioni di tonnellate in più rispetto alle altre, la produzione di imballaggi si conferma il settore di maggiore impiego di materiale cellulosico.

Nel 2021 è stato inoltre stabilito il record in quanto a consumo interno di carta recuperata: per la prima volta è stata superata la soglia di sei milioni di tonnellate di macero (+16% rispetto al 2020).

Ne consegue che, l’aumento della capacità di riciclo interna al Paese e l’incremento della domanda di imballaggi cellulosici, abbiamo quasi dimezzato l’export netto, che nel 2021 è stato pari a 948mila tonnellate (-41% rispetto al 2020).

Qualche numero sugli imballaggi

Sono 5,2 milioni le tonnellate di imballaggi immesse al consumo nel 2021, il che significa un incremento dell’11,1% rispetto al 2020. Di queste, 4,5 milioni sono state avviate al riciclo, 334mila tonnellate sono invece state recuperate come energia.

Il 2021 è stato l’anno della ripresa della produzione cartaria: 9,6 milioni di tonnellate, il che significa +12,5% rispetto al 2020. In questo scenario, la produzione di carte per gli imballaggi è cresciuta più della media del settore (+14,7%) superando i 5,5 milioni di tonnellate.

Secondi solo alla Germania

La carta recuperata rappresenta il 62% della fibra totale utilizzata dalle cartiere italiane: l’Italia è il secondo Paese in Europa dopo la Germania e il primo se si osserva l’incremento percentuale.

Cresce il valore della carta recuperata

Un altro elemento di riflessione riguarda il valore della carta recuperata. Dopo oltre due anni (dal 2018 al primo semestre 2020) di quotazioni a livello minimo, la domanda di materia prima interna ed estera ha portato a una forte e repentina risalita dei prezzi, iniziata negli ultimi mesi del 2020 e che prosegue ancora nel 2022.

Incentivi dal Pnrr

Per la filiera della carta il Pnrr ha stanziato 150 milioni, di cui 90 destinati a incrementare la raccolta e il riciclo nelle regioni del centro-sud.  L’obiettivo è intercettare carta e cartone che oggi finiscono in discarica, il che significa circa 600-800mila tonnellate che sfuggono all’industria del riciclo. E, di conseguenza, alla filiera degli imballaggi riciclati. 

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