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Patate: le pezzature inferiori non pregiudicano la qualità

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Autore Redazione

Gli standard qualitativi per il 2022/23 restano buoni. Successo per le visite tecniche Selenella

Le patate della campagna 2022-23 avranno pezzature leggermente inferiori ma una buona qualità. È quanto rilevato dalla Commissione paritetica borsa patate, istituita nell’ambito del Contratto Quadro 2021-23, a cui partecipano i rappresentanti di organizzazioni dei commercianti, delle cooperative, delle organizzazioni dei produttori, coordinati dal Centro di documentazione per la patata (Cepa) e riunitasi lo scorso venerdì all’azienda agricola Bottazzi a Cento di Budrio.

La riunione è stata l’occasione per fare un’attenta valutazione dell’andamento delle scavature in un momento difficile come quello attuale in cui il persistere della siccità e la presenza di elevatissime temperature stanno mettendo a dura prova le coltivazioni, anche se sulla quasi totalità delle coltivazioni del territorio regionale è presente l’irrigazione.

Grazie al Contratto Quadro, negli ultimi tre anni le patate da consumo di prima qualità sono state pagate ai produttori 32 centesimi/kg., obiettivo raggiunto anche nella campagna 2021-22, un’annata non priva di difficoltà. Il prezzo per la campagna 2022-23, come è ormai noto, è stato fissato a 35 cent/kg per le patate di prima qualità che saranno conferite al conto deposito. È un primo importante impegno in una annata caratterizzata soprattutto dagli elevati costi di produzione.

Il problema della siccità non interessa solo la produzione di patate italiane ma anche molte aree della Francia, del Belgio e di tutto il Nord Europa, dove la presenza dell’irrigazione può essere considerata limitata. Questa situazione potrebbe in alcuni casi limitare la produzione di quei paesi.

La seconda parte della Borsa Patate è stata dedicata alle visite tecniche dei campi sperimentali approntati presso l’azienda stessa. Oltre ai componenti la Borsa, la visita è stata estesa ai servizi tecnici delle strutture di produzione presenti sul territorio regionale e ai tecnici commerciali di imprese produttrici di mezzi tecnici. L’attività di ricerca e sperimentazione voluta e organizzata dal Consorzio Selenella ha visto impegnati tutti i partecipanti a valutare in campo i risultati scaturiti dalle prove di confronto varietale, realizzate anche in altre aree vocate della regione. Hanno suscitato grande interesse soprattutto le prove messe in campo nella lotta agli Elateridi, la problematica fitosanitaria forse più grave della pataticoltura di questi ultimi anni.

Selenella: oltre 50 operatori della filiera alla visita dimostrativa del 15 luglio

Ampia la partecipazione, dunque, alla visita tecnica nei campi sperimentali di patate che ha avuto luogo lo scorso venerdì 15 luglio, appuntamento annuale particolarmente atteso, promosso da Selenella – Consorzio patata italiana di qualità in collaborazione con il Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna. Durante l’evento, al quale hanno partecipato oltre 50 operatori della filiera pataticola, sono state mostrate le prove di difesa, di concimazione e varietali messe a punto dal Consorzio. Anche la visita tecnica si è svolta all’Azienda agricola Bottazzi Giancarl.

L’incontro è stato un’occasione di dialogo tra specialisti per discutere e confrontarsi sull’andamento della campagna pataticola, in previsione delle imminenti raccolte, in un momento difficile come quello attuale in cui il persistere della siccità e la presenza di elevatissime temperature stanno mettendo a dura prova le coltivazioni. Durante la prima fase della visita, il servizio tecnico agronomico di Selenella ha mostrato in campo lo schema sperimentale delle prove, che principalmente si possono classificare in prove di difesa (da elateridi e rizoctonia), prove di concimazione, di irrigazione e prove di confronto varietali.

Nella seconda parte della visita, il Consorzio ha mostrato i risultati dei primi rilievi svolti su alcune prove nella lotta agli elateridi, che hanno suscitato un grande interesse, vista l’importanza della problematica fitosanitaria, forse la più grave della pataticoltura di questi ultimi anni. Il Servizio fitosanitario della Regione Emilia-Romagna accompagna il sistema pataticolo garantendo il supporto scientifico per questa attività.

A causa degli elateridi, presenti nell’intero territorio nazionale da anni, si è verificata una progressiva e significativa riduzione delle superfici coltivate e destinate alla pataticoltura, eccellenza produttiva per l’agricoltura italiana. Solo in Emilia-Romagna le superfici dedicate alla coltivazione della patata sono pari a circa 5.000 ettari, maggiormente concentrate nelle province di Bologna, Ferrara e Ravenna. Per questa ragione il Consorzio ha intrapreso un’attività di ricerca e sviluppo mirata con l’obiettivo di contenere il danno e ridurre il calo delle superfici.

“Siamo orgogliosi di aver proposto anche quest’anno l’incontro tecnico con gli operatori del settore, occasione di dialogo e arricchimento professionale – sottolinea Massimo Cristiani, presidente di Selenella – Consorzio patata italiana di qualità. Il Consorzio ha intrapreso da anni la strada della ricerca per quanto riguarda il danno da elateridi che, unito al cambiamento climatico e in particolare alla siccità, rappresenta un fattore di rischio profondamente penalizzante per il nostro settore. Grazie a questo nuovo appuntamento abbiamo rinnovato il nostro impegno, rendendo noti e visibili i risultati promettenti della sperimentazione in campo. Una speranza concreta di poter garantire nel prossimo futuro un contrasto efficace ai patogeni”.

Fonte: Cepa e Selenella

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