L’Autorità garante della concorrenza e del mercato (www.agcm.it) ha avviato un’analisi conoscitiva sul ruolo della Gdo nella filiera agroalimentare, anche alla luce degli effetti sulla formazione dei prezzi finali. L’indagine riguarderà il grado di concorrenza esistente tra i vari gruppi della Gdo, le dinamiche contrattuali che determinano le condizioni di acquisto e di vendita dei prodotti agroalimentari e i comportamenti della Gdo nella contrattazione con i fornitori. In un comunicato l’Antitrust spiega che: “il processo di modernizzazione del settore distributivo ha portato non solo a un aumento del grado di concentrazione ma anche alla messa in comune, da parte delle imprese, di alcune funzioni aziendali (rapporti di affiliazione, consorzi, centrali e supercentrali di acquisto, ecc.): si tratta di un fenomeno in grado di avere effetti sulle dinamiche competitive, soprattutto con l’aumento del peso delle centrali di acquisto che ha prodotto un considerevole rafforzamento del potere contrattuale delle imprese della Gdo nei confronti delle piccole e medie imprese produttrici”. Tra i fenomeni segnalati, forme di contribuzione all’attività espositiva, promozionale e distributiva richieste dalla Gdo ai produttori e, parallelamente, la concorrenza diretta effettuata dai distributori nei confronti dei propri fornitori attraverso le private label.
L’iniziativa ha colto il plauso di Coldiretti, Federconsumatori e altre associazioni di categoria.
