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Verona: Fiamme Gialle sulle banane

La Guardia di Finanza indaga sulle procedure di importazione di 18 aziende

Import banane sotto inchiesta
Indagine della Finanza su presunta frode Coinvolte anche società del gruppo Orsero

Una frode fiscale per svariati milioni di euro legata al commercio di banane, nella quale si troverebbero coinvolte anche la multinazionale «GF Invest» e la «Simba spa», società del gruppo Orsero, è al centro di un´indagine della guardia di Finanza di Verona che ha denunciato 28 persone. Nell´inchiesta condotta dal pubblico ministero Rosario Basile, che risale alla metà del 2000, sarebbe stato accertato un contrabbando aggravato di 5.741,76 tonnellate di banane per un valore complessivo di circa 2.336.000 euro (oltre 4 miliardi di lire), ed un´evasione di dazi doganali per 3.900.033 euro (oltre 7 miliardi lire).
Al centro dell´indagine è il comparto delle importazioni di banane a dazio agevolato dall´Africa e dell´America Latina, contigentate dall´Unione Europea. La disciplina che regola la materia, prevede importazioni a dazio agevolato pari a 75 euro/tonnellata o addirittura pari a zero euro/ton, ed importazioni fuori dai contigentamenti cui viene applicato il dazio pieno che risulta essere pari a 750 euro/ton. I finanzieri (stando a quanto trapelato ieri dal tribunale di Verona) sostengono che la multinazionale savonese e le altre aziende (in tutto 19) finite sotto inchiesta avrebbero dato vita a un complesso sistema di fatturazione ed interposizione fittizia fra aziende operanti nel commercio di prodotti ortofrutticoli, per aggirare gli obblighi imposti dai regolamenti comunitari. Il sistema della presunta frode scoperto dalle fiamme gialle consisteva nell´utilizzo di licenze d´importazione, denominate Agrim, intestate formalmente a 19 ditte italiane, che potevano usufruire dei dazi agevolati per le importazioni di banane fino ad un certo plafond. In realtà le banane, sempre secondo gli inquirenti, restavano prima, durante e dopo l´importazione, nella piena disponibilità della multinazionale savonese che poteva beneficiare indebitamente dei plafond d´importazione a dazio agevolato riservati agli operatori minori.

c. v.

La Stampa 19/6/2002 – Sezione di SAVONA Pag. 39

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