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Maxifusione per VAEL

La cooperativa laziale si unisce ad Apofruit e Terre Bolognesi, dando vita ad una cooperativa da 160.000 tonnellate

Maxifusione in vista per VAEL

Con l’aggregazione tra la cooperativa laziale, Apofruit di Cesena e Terre Bolognesi di Altedo (Bo) nasce una supercooperativa da 160.000 tons di ortofrutta trattata e 135 milioni di Euro di fatturato ­ Per Apofruit strategia commerciale all’insegna della valorizzazione dei prodotti tipici – Nuovi e più avanzati servizi ai soci produttori

Comunicato stampa

C’è anche la VAEL di Aprilia (Lt) tra i protagonisti della maxifusione che vedrà la cesenate Apofruit dare vita, insieme all’emiliana Terre Bolognesi di Altedo (Bo) all’azienda laziale, ad una cooperativa da 160.000 tonnellate di prodotto trattato, per 135 milioni di euro di fatturato e un patrimonio netto di 38,8 milioni di euro, in grado di offrire al mercato un ricco portafoglio prodotti.

La maxifusione costituisce il punto cardine della nuova strategia con cui Apofruit, uno dei leader sel settore ortofrutticolo (105.000 tonnellate di ortofrutta nel 2001 per 114 milioni di euro di fatturato) intende partire alla conquista dei nuovi mercati emergenti (Europa dell’Est, Far East, Nord America). Una strategia che punta sulla differenziazione di marca e sull’esaltazione della provenienza e del legame dei prodotti con il territorio (marchio Apofruit per i prodotti di Romagna, marchio Terre Bolognesi per i prodotti dell’Emilia, VAEL per i prodotti del Lazio). Altro punto nodale della strategia è il possesso di novità vegetali in esclusiva per poter acquisire “plus differenziali” nel mercato. Apofruit fa già parte del gruppo Pink Lady che commercializza l’omonima mela, è partner dei neozelandesi nello Zespri Gold, il kiwi giallo, e detiene, in esclusiva per il mercato italiano, diverse varietà di nettarine e albicocche. Su questa strada il gruppo vuole ulteriormente investire.

“Intendiamo raggiungere questi ambiziosi obiettivi mantenendo e rafforzando la nostra identità cooperativa -sottolinea Enzo Treossi, Presidente di Apofruit- che consideriamo elementi di valore e distintività del nostro Gruppo. Tutte le azioni che metteremo in campo per divenire una realtà sempre più efficiente, specializzata ed innovativa hanno un unico obiettivo comune: garantire un reddito ed una prospettiva alle aziende agricole nostre associate”.
“Questa operazione sarà per l’area di Latina un’importante opportunità di sviluppo ­ afferma Vincenzo De Gregorio, Presidente di VAEL ­ perché è prevista da subito la lavorazione nel nostro stabilimento di maggiori quantitativi di frutta. Inoltre pensiamo che i risultati per i nostri soci potranno essere più interessanti”.
“Il nostro obiettivo di sempre è quello di garantire ai nostri agricoltori buoni risultati economici ­ gli fa eco Luciano Rimondi, Presidente di Terre Bolognesi­ e crediamo che in questo modo potremo riuscire meglio in questo intento”.
La fusione con Vael consentirà ad Apofruit di disporre di un moderno stabilimento in un’area strategica dove la frutticolturà è in espansione, mentre grazie all’aggregazione con “Terre Bolognesi”, il gruppo cesenate arricchirà il proprio “paniere” di prodotti con le produzioni tipiche bolognesi (pera, patata tipica e asparago).
“Pur diventando più grandi vogliamo mantenere e rafforzare i legami con i nostri soci ­evidenzia Renzo Piraccini, Direttore generale di Apofruit- ed esaltare la tipicità dei diversi prodotti. Intendiamo perseguire una politica di marca differenziata per livelli qualitativi e per provenienza e fare del legame con il territorio uno degli elementi di valorizzazione”.

Un’azienda a “misura” di socio produttore
Se da una parte la nuova strategia messa in atto prevede un potenziamento della struttura commerciale e punta ad un ampliamento dell’offerta, dall’altra essa si concretizza in più avanzati ed efficienti servizi ai soci produttori. Il primo aspetto su cui si è intervenuto è quello economico-finanziario. Per rendere più rapidi i tempi di pagamento ai soci sono state portate da 2 a 4 le liquidazioni e gli acconti sui prodotti anticipati. Inoltre, al fine di favorire il rinnovo varietale delle produzioni, Apofruit destina da anni il 40% delle risorse derivanti dall’OCM (Organizzazione Comune di Mercato), direttamente ai soci per i progetti di riconversione e costituirà tra breve, in collaborazione con Coopfond, il Consorzio Promozione Investimenti Ortofrutticoli. Il Consorzio disporrà di un capitale sociale di 2 milioni di Euro per finanziare progetti di sviluppo e riconversione delle aziende agricole dei soci di Apofruit, che dovrebbero generare entro i prossimi tre anni investimenti per 5/6 milioni di Euro. Altro problema riguardo al quale Apofruit intende intervenire è quello della messa a disposizione di manodopera per le aziende agricole dei soci. Dopo una positiva esperienza nel 2001 con lavoratori provenienti dalla ex Jugoslavia, quest’anno saranno assunti circa 130 lavoratori extracomunitari, destinati alle aziende dei soci. Inoltre, con l’obiettivo di offrire servizi on-line ai propri produttori, Apofruit entrerà come partner di riferimento per il settore ortofrutticolo nel portale AGRI OK, realizzato dal Gruppo Granarolo e finora riservato alle aziende agricole della filiera del latte.

I protagonisti della maxi unificazione

Nata 41 anni fa per la commercializzazione dell’uva da tavola (VAEL sta per Viticultori Aprilia e Latina), la VAEL di Aprilia (Lt) riunisce oggi 420 soci produttori di kiwi e susine, per un conferimento complessivo di 7.000 tonnellate, lavorate in uno stabilimento con 10.000 tonnelate di capacità frigorifera e che occupa complessivamente 50 dipendenti. Il fatturato di VAEL è di 4,7 milioni di Euro, con un patrimonio netto complessivo di 4 milioni di Euro.

Frutto della fusione tra la Coram di Altedo (Bo), cooperativa ortofrutticola “storica” attiva da oltre 40 anni, la Coprad di San Matteo della Decima e la Conprofrut di San Pietro in Codifiume, Terre Bolognesi nasce con l’obiettivo di valorizzare la tipicità e qualità delle produzioni ortofrutticole del territorio provinciale bolognese (patate, pere e mele, cipolle, asparagi). Sono 700 i produttori associati a conferire 35.000 tonnellate di prodotto nei tre stabilimenti che impiegano più di 200 dipendenti tra fissi e stagionali. Il fatturato della cooperativa ammonta a 16 milioni di Euro, con un capitale sociale di 3,6 milioni di Euro e un patrimonio netto di 10,8 milioni di Euro.

Porta la data del 1990 la fusione delle cooperative forlivesi e cesenati COF, C.O.F.A, COBAR e Agrosole, attive dagli anni ’60, da cui ha avuto origine Apofruit. La Cooperativa Apofruit associa 3.500 produttori che conferiscono il loro prodotto in quattro stabilimenti di lavorazione e un centro di ritiro, in cui sono impiegati oltre 1.600 dipendenti, tra fissi e stagionali. Apofruit è inoltre il partner di riferimento commerciale e gestionale di Moc Mediterraneo (7 unità operative al sud Italia), e controlla “Canova” srl, leader italiano nel settore dell’ortofrutta biologica con 33 milioni di euro di fatturato 2001, di cui 15,3 a marchio Almaverde bio.

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