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Verdure consigliate durante la gravidanza

Assunte nel primo mese aiutano a prevenire le malformazioni del feto

Dalla Terza Conferenza Internazionale sul metabolismo dell’omocisteina tenutasi a Sorrento

Verdure fresche e cereali aiutano a prevenire le malformazioni del feto

di EVELINA PERFETTO

Braccio di Ferro ha proprio ragione: gli spinaci sono un vero concentrato di salute. Magari non rendono invincibili, ma aiutano a prevenire le malattie cardiovascolari, l’Alzheimer ed altre demenze senili. Come tutti i vegetali a «foglia verde scuro», contengono infatti altissime quantità di acido folico, la vitamina B9, una sostanza di cui si comincia sempre più a chiarire l’importanza in molte vie metaboliche. Già era noto da tempo che la carenza di acido folico nel primo mese di gravidanza è la principale responsabile di alcune gravissime malformazioni fetali, soprattutto «spina bifida», anencefalia ed altri difetti del tubo neurale. «Napoli e la Campania – dice Generoso Andria, direttore del Dipartimento di pediatria della Federico II ed organizzatore della Terza Conferenza internazionale sul metabolismo dell’omocisteina che si conclude oggi a Sorrento – sono la dimostrazione di quanto sia importante una alimentazione a base di verdure fresche, frutta e cereali (tutti alimenti ricchi di folati) prima e durante la gravidanza. Nonostante nella regione sia molto diffusa una mutazione genica coinvolta nell’insorgenza della patologia, il Registro campano dei difetti congeniti riporta un caso di spida bifida su 1.230 nati, la stessa proporzione del resto d’Italia». La dieta «made in Naples» riesce a sopperire agli «errori» dei nostri geni ed è di gran lunga superiore a quella «made in Usa». Per ridurre l’incidenza dei difetti del tubo neurale, gli americani sono ricorsi ad un espediente, hanno cioè aggiunto i folati alle farine, ai «macaroni» e ad altri cibi. Con risultati superiori alle aspettative: in pochi anni i casi di spina bifida sono diminuiti del 19%.
Ma, secondo gli esperti riuniti a Sorrento, un’alimentazione ricca di acido folico è necessaria non solo alle donne in età fertile. «La minima carenza di acido folico – aggiunge il professor Andria – determina infatti l’accumulo nel sangue dell’omocisteina, un aminoacido la cui pericolosità come fattore di rischio per le malattie vascolari è paragonabile a quella del ben più noto colesterolo. Altera la parete dei vasi sanguigni e rende il sangue più coagulabile: ecco perchè, al pari dell’ipercolesterolemia, una moderata iperomocisteinemia può causate infarto, ictus e trombosi venosa». Troppa omocisteina nel sangue fa male anche al cervello. «Non sappiamo ancora perchè – dice Andria – ma alcuni studi epidemiologici hanno dimostrato che nei malati di Alzheimer con iperomocistinemia il declino delle capacità cognitive è molto più rapido».

© Il Mattino

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