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Ingrosso

Bologna solidale: Caab ogni settimana per le Cucine Popolari

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Autore Redazione

Dal mercato 600 chili di frutta (400 pasti al giorno) per le tre sedi della città. Obiettivo alimentazione sana e salubre

Un valore aggiunto di solidarietà per un’iniziativa solidale e benemerita della città di Bologna, le Cucine Popolari. La pandemia in atto ha messo a dura prova questa consolidata istituzione: sia dal punto di vista operativo, con molti volontari non più giovanissimi, costretti a fermarsi per prevenire il contagio – presto avvicendati da schiere entusiaste di nuovi collaboratori volontari – sia anche per gli aspetti di  approvvigionamento, che si sono complicati rispetto a materie prime come la frutta.


Ed ecco, quindi, che in soccorso della preziosa e quotidiana attività di una istituzione di riferimento della città arriva l’impegno solidale del Caab, Centro agroalimentare di Bologna, che ha inaugurato nella giornata mercoledì 15 aprile i rifornimenti di frutta fresca e stagionale che si rinnoveranno per una quantità media di 6/700 kg settimanali. Arance, mele, pere, clementine e fragole saranno dunque garantite da Caab alle Cucine Popolari, in collaborazione con Fedagro Acmo Bologna che riunisce gli operatori grossisti del Centro, “perché – spiega il presidente Caab Andrea Segrè – in momenti così difficili per tutti, siamo felici di poter contribuire con azioni concrete e aiutare chi ha più bisogno. Gli ospiti delle Cucine Popolari, il lavoro di tutti i volontari e degli operatori sanitari sono sempre nel nostro cuore. Ci piace pensare che la bontà e salubrità della frutta e della verdura del Centro agro alimentare di Bologna possa contribuire a rendere più gustosi ed equilibrati i pasti i loro pasti. Il diritto al cibo va di pari passo con il diritto ad una alimentazione sana e salubre: tutti dobbiamo avere la possibilità di accedere ai benefici della dieta mediterranea, di cui la frutta è pilastro portante”.

In queste settimane le Cucine Popolari di Bologna sperimentano, giorno per giorno in prima linea, l’impatto sociale spesso drammatico del virus: “In una situazione così difficile per tutti, gli ultimi sono in trincea e diventano i primi a risentire della crisi – racconta il fondatore di Cucine Popolari Roberto Morgantini – Siamo grati a Caab, anche a nome dei volontari delle cucine e degli ospiti, per la sinergia solidale che dimostra l’attenzione del Centro alle questioni sociali. Questa fornitura ci permetterà di inserire la frutta in ciascuno dei 400 pasti che ogni giorno predisponiamo per asporto, e che prevedono per tutti il primo e secondo piatto insieme al pane. Il tutto nelle nostre tre postazioni di Bologna, con il massimo rispetto delle norme previste dal Dpcm, consentendo l’accesso e l’approvvigionamento ad una sola persona per volta. Cucine Popolari opera interamente su base volontaria, per questo il sostegno concreto è elemento fondamentale per la continuità del servizio”.
Intanto, in queste settimane il Caab resta operativo da lunedì al venerdì, dalle prime ore del giorno sino alle 9.30 del mattino, nel pieno rispetto delle misure di contenimento dell’epidemia e delle norme previste dal Dpcm governativo, con l’obbligo del rispetto della distanza minima di 1 mt e di utilizzo di mascherina protettiva, oltre agli adempimenti di sistematica igienizzazione delle mani attraverso dispenser predisposti internamente, e all’indicazione di utilizzo dei guanti monouso.

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