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In sintesi

Insalate pronte: Planet Farms abbassa i prezzi

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Autore Redazione

L’azienda ha anche annunciato che il nuovo stabilimento sarà pronto a inizio 2024

Planet Farms, azienda italiana leader nel settore dell’agricoltura in ambiente controllato e del vertical farming, implementa una nuova politica commerciale che prevede prezzi al consumo più competitivi sulla propria linea di insalate pronte. Il nuovo posizionamento, teso a raggiungere sempre più consumatori con un prodotto di altissima qualità, è reso possibile dal continuo sviluppo tecnologico, che permette di ottenere un sensibile incremento di efficienza produttiva.

Planet Farms annuncia contestualmente l’avvio del cantiere per il suo nuovo stabilimento di Cirimido in provincia di Como, che sarà pronto a inizio 2024. Per lo sviluppo del progetto, l’azienda ha ottenuto nei mesi scorsi un finanziamento di 17,5 milioni, concesso da UniCredit e assistito dalla Garanzia Green di Sace.

Il nuovo impianto, che sarà dedicato alla produzione di insalate baby leaf, basilico e altre colture, sorgerà su un’area complessiva di 40mila mq – di cui 11.500 dedicati allo stabilimento – con una superficie netta di coltivazione pari a 20mila mq, posizionandosi tra le più grandi vertical farm a livello globale.

Il progetto, curato dallo studio Fsa per la parte architettonica e da Studio Artec per gli aspetti edili e urbanistici, ha un’impronta fortemente materica, con una facciata realizzata  interamente in legno, il cui movimento volumetrico riprende il ritmo del filare degli alberi che circonda la zona. Le forme ondulate richiamano chiaramente quelle delle chiome degli alberi, instaurando un dialogo costante tra l’edificio e l’ambiente naturale in cui è inserito: aspetto, quest’ultimo, che accomuna tutti i progetti architettonici di Planet Farms.

Il team ingegneristico dell’azienda è attualmente all’opera con la definizione degli impianti e l’attuazione di test per implementare e ottimizzare ulteriormente le dotazioni tecnologiche già presenti nello stabilimento di Cavenago. L’obiettivo di queste attività è anche quello di acquisire dati sempre più precisi e puntuali, per garantire nel nuovo impianto un monitoraggio puntuale e costante del prodotto e di tutti i parametri di crescita. Dal punto di vista energetico, lo stabilimento di Cirimido rispecchierà il credo di Planet Farms in termini di efficienza e sarà alimentato anche tramite fonti energetiche rinnovabili, tra cui un impianto fotovoltaico che occuperà una superficie di circa 8.000 mq.

Il metodo produttivo di Planet Farms, che nelle scorse settimane è stata selezionata tra le 50 aziende AgTech più innovative nel Report Thrive Top 50 AgTech e FoodTech 2023, è caratterizzato da processi totalmente automatizzati, un ambiente di coltivazione controllato e isolato dall’esterno, per escludere il contatto con agenti patogeni e l’uso di fitofarmaci e pesticidi, oltre a consumi idrici significativamente ridotti rispetto ai metodi di produzione agricola tradizionali.

I prodotti Planet Farms – sei tipologie di insalate baby leaf e il pesto di basilico – si rivolgono attualmente al mercato del fresco confezionato e pronto per il consumo e sono destinati prevalentemente alla grande distribuzione organizzata (GDO) e alla ristorazione.

“L’avvio della costruzione della nuova farm di Cirimido – dichiara Luca Travaglini, co-founder e co-ceo del gruppo Planet Farms – rappresenta un passaggio strategico per il percorso di Planet Farms. Siamo da sempre caratterizzati da un’evoluzione continua dal punto di vista della tecnologia, nell’ottica di raggiungere una maggiore efficienza produttiva. Questi fattori ci hanno già consentito di ottimizzare i costi, permettendoci anche di abbassare i prezzi di vendita delle nostre insalate e di intraprendere una direzione che ci renderà sempre più competitivi e accessibili per il consumatore finale. Il nuovo impianto consentirà all’azienda di aumentare ulteriormente la capacità produttiva espandendo la propria presenza sul mercato, e ci permetterà inoltre di esplorare nuove potenzialità e applicazioni del vertical farming, anche in settori differenti da quello alimentare”.

Fonte: Planet Farms

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