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In sintesi

Angurie, per Dolce Passione una campagna da 60mila quintali

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Autore Redazione

Riscontri positivi dal mercato per il frutto caratterizzato da buccia nera e assenza di semi

Se è vero che il cocomero è il prodotto per eccellenza dell’estate, i caldi mesi di quest’anno nascono sotto il segno di Dolce Passione. Ossia dell’unico cocomero a buccia nera esclusivamente made in Italy, che ha visto il ritorno di questa varietà sul mercato dopo 30 anni.

Lanciata la campagna commerciale in occasione dell’ultima edizione di Macfrut, i dati di questi mesi parlano di quantità inferiori a quanto si pensava a causa delle eccessive temperature unite alla siccità, nel contempo di una buona riposta del mercato, per oltre il 90% rivolto alla Gdo.

Il frutto della genetica italiana

Dolce Passione è un cocomero frutto della genetica italiana nato da un lavoro di squadra che ha visto il coinvolgimento di Lamboseeds (azienda di Sant’Agata Bolognese) impegnata sul fronte della sperimentazione e ricerca avanzata, insieme al mondo della produzione e commercio con Alma Seges (Eboli, Salerno) e Ortofrutta Castello (Stanghella, Padova). A questo nucleo originario si è aggiunto nei mesi scorsi Lorenzini Naturamica (Sermide – Mantova) che ha creduto nel progetto.

La produzione che si prevede di raccogliere quest’anno dalle coltivazioni di Dolce Passione, che sarà commercializzata soprattutto nella Gdo e nei mercati generali, si prevede possa superare i 60mila quintali ottenuti su di una superficie complessiva di 100 ettari selezionando le aree più vocate per la produzione del cocomero del territorio italiano.

Rosso, dolce e senza semi

Dolce Passione ha una polpa rossa vivace e croccante, un gusto dal carattere zuccherino importante (grado Brix non inferiore a 12, senza dubbio più vivace rispetto al tradizionale), è ricco di fibra grazie anche all’assenza del seme. La sua pezzatura varia dai tre ai cinque chili, presenta una bassa parte di scarto (buccia) con una grande quantità di polpa edibile.

È un prodotto che ben si presta a varie tipologie di utilizzi in cucina come conferma il menù preparato dallo chef Mauro Spadoni nel Bagno Prey a Lido degli Estensi. Non è un caso che questa presentazione avvenga nel territorio ferrarese, area particolarmente vocata nella coltivazione di questa cucurbitacea. Spadoni ha esaltato le potenzialità del cocomero a buccia nera ideando un percorso dall’antipasto al dessert.

Fonte: Dolce Passione

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