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In sintesi

Conserve Italia: per il pomodoro toscano campagna ai massimi storici

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Autore Redazione

Obiettivo 72mila tonnellate per lo stabilimento di Albinia. Gardini: “Siamo al fianco dei nostri produttori per sostenere la filiera”

Sono stati avviati da alcune settimane e si concluderanno entro il mese di maggio i trapianti delle piantine di pomodoro da industria nei campi dei soci produttori di Conserve Italia presenti in Toscana e nell’area nord del Lazio.

“Dopo le soddisfazioni dell’annata scorsa, che ha riportato il sorriso ai nostri produttori toscani, anche la campagna si presenta carica di importanti aspettative e con un grande desiderio di conferma dei buoni risultati registrati nel 2020 a vantaggio di tutta la filiera” dichiara Maurizio Gardini, presidente del Gruppo cooperativo presente in Toscana con lo stabilimento di Albinia (Grosseto) dove si producono polpe e passate con i marchi Cirio, Valfrutta, Pomodorissimo – Santa Rosa e con i marchi della Distribuzione.

“Per lo stabilimento di Albinia – continua Gardini – prevediamo una campagna ai massimi storici di trasformazione, con un programma di 72mila tonnellate di prodotto conferito dai nostri soci produttori e con 250 lavoratori stagionali che verranno assunti nei prossimi mesi. Puntiamo a raggiungere la piena capacità produttiva del sito, valorizzando al meglio tutta la materia prima proveniente dai 900 ettari della nostra filiera cooperativa 100% italiana presente in Toscana e nell’alto Lazio”.

“Siamo inoltre impegnati – aggiunge il presidente di Conserve Italia – ad assicurare la sostenibilità economica, sociale e ambientale lungo tutta la nostra filiera del pomodoro toscano che è certificata Produzione integrata secondo lo standard Norma Uni 11233, così da offrire maggiori garanzie di sicurezza alimentare attraverso metodi di coltivazione eco-compatibili per ridurre l’impatto ambientale e favorire la biodiversità. Inoltre, abbiamo da poco concluso un progetto sperimentale con l’Università degli studi di Milano per l’adozione di tecniche di agricoltura di precisione e lo studio di nuove varietà resistenti ai cambiamenti climatici, tutte attività finalizzate a ridurre il consumo idrico e razionalizzare il ricorso ai fertilizzanti”.

Per rafforzare il sostegno alla filiera etica dei soci produttori con garanzie ai consumatori su salute, sicurezza sul lavoro e rispetto dei diritti dei lavoratori, Conserve Italia è impegnata anche nella certificazione Grasp (Global Gap risk assessment on social practice – Valutazione dei rischi nelle pratiche sociali) delle aziende agricole socie della Toscana e dell’alto Lazio che conferiscono pomodoro ad Albinia.

“È uno sforzo importante che chiediamo ai nostri produttori e che sosteniamo anche con un ulteriore contributo da riconoscere oltre al prezzo concordato – precisa Gardini – Infine anche quest’anno confermiamo un ulteriore impegno nei confronti dei soci: l’anticipazione a costo zero di tutte le spese colturali da sostenere nella fase preparatoria della campagna”.

“Lo stabilimento di Albinia – conclude Maurizio Gardini – rappresenta un presidio fondamentale per il sistema agroalimentare toscano, con i suoi oltre 350 lavoratori tra fissi e stagionali e 30 fornitori stabilmente impegnati. Ogni anno questo sito produttivo genera un impatto economico sul territorio di 7 milioni di euro tra stipendi, tasse, contributi e indotto per le aziende fornitrici. È un punto di riferimento per i soci tosco-laziali delle cooperative aderenti a Conserve Italia, che qui conferiscono pomodoro per un valore che viene loro riconosciuto di 7,5 milioni di euro all’anno”.

Fonte: Conserve Italia

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