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In sintesi

Geoplant: risultati positivi per i kaki e tre novità per le fragole

geoplant kiwi
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Autore Redazione

Soddisfacente la prima raccolta italiana del kaki Ribera Sun. Tre nuove varietà di fragole con raccolta da metà aprile a inizio giugno

Tempo di raccolta e di novità per le ultime varietà di Geoplant. Buona la prima raccolta italiana di Kaki Ribera Sun e inoltre l’azienda grazie alla collaborazione con l’Università politecnica delle Marche Geoplant Vivai – azienda vivaistica di Ravenna – si prepara a lanciare per il mercato fragole tre nuove varietà scalari che consentiranno di allungare l’epoca di raccolta del frutto da metà aprile a inizio giugno.

Kaki Ribera Sun conferma il suo potenziale

 kaki geoplantNonostante le gelate di fine marzo la prima raccolta italiana della nuova varietà prodotta in Spagna ha dato risultati molto soddisfacenti in termini di pezzatura e produttività.

Lo scorso ottobre in Romagna si è conclusa con successo e importanti indicazioni agronomiche la prima raccolta di Kaki Ribera Sun, varietà di Kaki originatasi da una mutazione spontanea di Rojo Brillante. Nonostante la forte gelata di fine marzo che ha pregiudicato la resa di una parte del frutteto, il produttore è riuscito a raccogliere ugualmente oltre il 50% della produzione con risultati soddisfacenti.

In particolar modo Ribera Sun che condivide con Rojo Brillante la stessa tipologia di polpa ed epoca di raccolta, ha confermato, su di un impianto a palmetta di terza foglia, le potenzialità che già aveva fatto intravedere nella penisola Iberica negli anni precedenti. La varietà, il cui titolare dei diritti è Genesis innovation group – www.citrusgenesis.com,  è distribuita in Italia da Geoplant Vivai Sas ed ha confermato un’eccezionale pezzatura del frutto (+30%rispetto al classico Rojo Brillante sia in volume che in peso). Rispetto alla varietà capostipite Rojo Brillante mantiene inalterata l’epidermide estremamente pulita e priva di melanogramma, la polpa astringente mentre migliora notevolmente la forma che è sferica anziché oblunga.

“Questo primo impianto – commenta Gianluca Pasi, responsabile estero delle piante da frutto di Geoplant Vivai – ci ha fornito anche alcune importanti indicazioni agronomiche circa la forma di allevamento più consigliata. La palmetta, infatti, consente un migliore ancoraggio delle branche evitando rotture delle branche principali causate dal peso dei frutti. Inoltre – conclude Pasi – rispetto al classico Rojo Brillante consigliamo di cimare le branche laterali al termine dell’anno di vegetazione così da rivestirne la parte basale”.

Una triplice novità per il mercato fragola

Per la primavera 2021 l’azienda ravennate è pronta a lanciare sul mercato tre nuove varietà che coltivate in progressione potranno aumentare la produzione e allungare l’epoca di raccolta delle fragole da metà aprile fino a inizio giugno

Francesca, Lauretta e Silvia: sono queste le ultimissime e inedite varietà di fragola che Geoplant Vivai si prepara a lanciare sul mercato a partire dalla primavera 2021. Una novità che è frutto della collaborazione, già in essere da diversi anni, con l’Università Politecnica delle Marche e, in particolar modo, con i professori Bruno Mezzetti e Franco Capocasa, entrambi protagonisti di studi aggiornati e all’avanguardia, nonché capofila di numerosi progetti a livello europeo sulla fragola.

Le tre cultivar che al momento l’azienda ravennate ha acquisito in agreement con l’Università marchigiana sono accomunate da caratteristiche molto interessanti: l’elevato contenuto zuccherino, il colore rosso brillante del frutto, in particolare per Francesca e Lauretta; la buona shelf-life e l’ottima rusticità di pianta. Proprietà a cui si aggiunge un’ulteriore virtù, quella della scalarità.

A spiegarlo è Lucilla Danesi, responsabile commerciale fragola dell’azienda ravennate – “Proprio la scalarità è la forza e il segreto di queste varietà in quanto permette di realizzare una produzione molto importante. Si può partire con la precoce, Francesca, proseguire con l’intermedia Lauretta e terminare con la tardiva che è Silvia. Attraverso questa progressione è possibile coprire un’epoca di raccolta che va da metà aprile a inizio giugno”.

francesca fragole geoplantFrancesca, la varietà precoce

Varietà dall’ottimo potenziale, Francesca presenta un alto grado di precocità, addirittura superiore a Flair, molto commercializzata nel continente europeo.
La pianta è rustica e mediamente vigorosa e pare avere una buona resistenza al freddo e alle gelate. Il colore del frutto è rosso brillante, la forma regolare. La shelf life è medio alta, ottimo il valore nutrizionale dei frutti per l’alto contenuto in polifenoli, notevole la dolcezza. Ideale per il mercato fresco, per la vendita diretta, ma non è esclusa anche una commercializzazione a supermercato.

lauretta fragole geoplantLauretta, la varietà intermedia

Lauretta è un varietà a maturazione intermedia, di produttività discreta. Il frutto è di forma conico-regolare, colore rosso-brillante e consistenza medio-elevata. Come per Francesca anche per Lauretta il grado zuccherino è elevato, in media 8° Brix, ma può superare anche i 9°Brix, con buon bilanciamento dalla componente acida. Facile da raccogliere, il frutto è di colore rosso brillante che nei comparti continentali è sempre sinonimo di freschezza.

silvia fragole geoplantSilvia, la varietà tardiva

Fino a 10 anni fa, nessuno era veramente interessato al tardivo. Oggi invece si assiste a una vera riscoperta per questa tipologia di prodotto per diverse ragioni: permette di allungare il periodo di raccolta, di fidelizzare il cliente nel comparto diretto e, infine, evitare gap e periodi di vuoto. Silvia a livello di maturazione è una varietà di epoca tardiva, tipo la fragola Cristina. Le rese di raccolta sono nella media, la qualità del frutto buona così come la shelf life. La cultivar presenta un frutto di forma conico-corta, regolare e di colore rosso-arancio, con elevata rusticità di pianta.

“Cercheremo di promuovere queste varietà – conclude la Danesi – nel centro-nord Italia e soprattutto all’estero in Paesi come Ungheria, Bulgaria, Polonia, Germania, Romania e appena possibile anche in Extra-Ue come Russia e Ucraina, tutti Paesi che si dimostrano essere mercati molto ricettivi e ottime aree per queste coltivazioni”.

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