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Arance egiziane in Parlamento, il commento di Nello Alba

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Autore Redazione

La notizia de IlGiornale.it provoca la reazione dell’imprenditore siciliano: “Nelle sedi istituzionali vorremmo le arance italiane”

La notizia di arance egiziane distribuite ai Deputati della Camera del Parlamento Italiano pubblicata su IlGiornale.it fa scattare la reazione di Nello Alba, amministratore unico dell’azienda Oranfrizer di Scordia (Catania).

“Secondo l’articolo de Il Giornale, in questi giorni nel pranzo al sacco dei nostri Deputati sono presenti arance di origine egiziana – dice Nello Alba – Questo accade a discapito dell’attuale disponibilità di arance italiane che continuiamo a raccogliere in Sicilia. Le arance egiziane importate in Italia durante questo periodo si sovrappongono in modo concorrente all’offerta di arance di origine italiana. Oranfrizer distribuisce agrumi coltivati in Sicilia, soprattutto arance, ed è attualmente un soggetto commercialmente attivo. Siamo culturalmente liberisti e sappiamo che quello dell’arancia è un mercato globale, ne facciamo parte. Ma, prima di tutto siamo impegnati a valorizzare i nostri prodotti sin quando sono disponibili. Dunque sia chiaro che le nostre arance di origine siciliana sono e saranno in distribuzione fino alla fine del mese di maggio“.

“Durante questa terribile emergenza del Covid-19 non abbiamo rallentato i nostri ritmi, con grande impegno abbiamo soddisfatto tutte le elevatissime richieste di arance, e siamo tuttora disponibili a farlo. Le ricercatissime arance sono state distribuite ogni giorno nei supermercati e anche nei mercati all’ingrosso, e con massima priorità al mercato domestico. Noi serviamo prima il nostro Paese e poi le richieste estere. Nelle sedi istituzionali ci aspetteremmo che facessero lo stesso, favorendo finchè disponibili le arance italiane e solo dopo quelle importabili da altri Paesi. La rivelazione di questo scandalo è stata affiancata a temi scottanti riguardanti il lavoro nero e la carenza di manodopera. Noi – conclude Nello Alba – non abbiamo carenza di manodopera e non paghiamo gli operai 3 euro l’ora, noi non pratichiamo lavoro nero e chi lo fa rappresenta per noi un concorrente sleale. Quella che si occupa della nostra raccolta di arance è manodopera specializzata per lo più siciliana, pagata regolarmente 10 euro l’ora”.

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3 Commenti

  • Da diverse settimane si legge in tutte le riviste del settore che la domanda delle arance siciliane è enorme, i prezzi sono alle stelle e non tutte le forniture possono essere evase perché la merce è praticamente terminata.

    Oggi ci si indigna perché sono arrivate sul mercato arance egiziane ?

    • Gentile Mathias, i volumi di arance italiane quest’anno erano ridotti, e forse ha letto che stanno terminando le arence rosse, non le bionde. Il punto qui però è un altro: è giusto che, con prodotto nazionale disponibile (e di qualità!), e in piena emergenza coronavirus, si dia preferenza a prodotto importato?
      Raffaella Q

  • Bisogna difendere i prodotti italiani tanto quanto ogni singolo euro degli italiani che vanno a fare la spesa: questo difficile equlibrio sarà la sfida più grande che ci aspetta nel prossimo futuro.