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Frutta a guscio ed essiccata

Castagne: la qualità interna si misura con l’impronta organica

L’idea è brevettata dall’azienda Farzati, che ha testato il metodo anche per noci, nocciole, mandorle e arachidi

Farzati spa, azienda di Casal Velino (Salerno) specializzata in tecnologie per l’agricoltura, entro il 2023 passerà dal prototipo alla produzione in serie per BluDev® Castagne, un dispositivo che, una volta applicato alla macchina calibratrice, permette di testare e selezionare, tramite un esame non invasivo, la qualità interna dei frutti, scartando quelli che presentano problemi di muffe e marciume.

Ad annunciare questa innovazione – per un problema che tocca da vicino il mondo della produzione e dell’industria della castagna – è Giorgio Ciardella, co-fondatore e socio titolare di Farzati.

“BluDev® Castagne – spiega – è un progetto che nasce come spin-off di una tecnologia che, da tempo, stiamo testando per la tracciabilità dei prodotti ortofrutticoli. Si basa su un sensore molecolare, in grado di creare una bio impronta di matrice organica. Anche per la castagna siamo partiti dalla necessità di tracciare l’origine dei frutti (è nota “l’invasione” di prodotto estero che l’Italia sta subendo ormai da anni, ndr) per arrivare a una selezione non invasiva della qualità. Abbiamo quindi creato una tecnologia additiva rispetto alla selezione del calibro, la quale si può applicare facilmente tramite un pulg-in alla stessa macchina selezionatrice. In questo modo, è possibile scegliere i frutti a seconda delle dimensioni e scartare anche quelli con problemi di muffe o di marciume all’interno, nonché quelli attaccati dal cinipide, vero e proprio problema di grade attualità”.

Ci sono importanti progetti che riguardano BluDev® Castagne. Continua Ciardella: “Abbiamo già applicato il nostro dispositivo, a livello di prototipo, su due macchine. Lo stiamo ancora perfezionando grazie anche alla collaborazione che abbiamo in essere con il Cnr (Centro nazionale ricerche), ma contiamo di passare dal prototipo alla produzione in serie entro il 2023. I risultati che stiamo registrando, del resto, sono molto positivi: grazie a marcatori molecolari presenti sulla superficie della castagna, il dispositivo riesce a individuare un frutto ammalorato al suo interno.

Non solo castagne

La tecnologia BluDev® sviluppata e brevettata da Farzati è stata testata con successo anche per numerose altre referenze di frutta a guscio. “Con il medesimo approccio – conferma Ciardella – ovvero partendo dall’esigenza di tracciare l’origine, abbiamo applicato la nostra tecnologia anche a nocciole, arachidi, noci, mandorle e diverse altre referenze, come le olive. I risultati sono sorprendenti: per le nocciole, ad esempio, riusciamo a individuare ad esempio quelle intaccate dalla cimice, mentre per le olive riusciamo a determinare la provenienza italiana, europea o extraeuropea indagando tra oltre 1.200 cultivar.

Quanto costa?

Per chi fa impresa, il controllo dei costi è sempre un fattore determinante per il successo di un’azienda. E’ lecito quindi chiedersi quanto può incidere l’adozione di questa tecnologia. Risponde Ciardella: “Sul costo dell’installazione bisogna valutare caso per caso. Esso dipende infatti dal dimensionamento dell’impianto e dalle linee di selezione che sono installate. Possiamo dire che si parte da 15.000 euro e poi si va a scalare a seconda dei punti di analisi che occorrono”.

C’è anche la versione portatile

Questa tecnologia, peraltro, può risultare utile sia per il produttore sia per il retailer, per fare verifiche a campione. “Oltre al plug-in – conclude Ciardella – mettiamo a disposizione anche dispositivi portatili, proprio per effettuare controlli ispettivi sull’origine e qualità dei prodotti”.

Farzati spa è stata fondata nel 2014 e dal 2018 sta sviluppando, con varie applicazioni, l’innovativa tecnologia BluDev®.

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