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Frutta a guscio ed essiccata

Nocciola di Giffoni Igp: ritorno alla normalità

Luigi Toro: “Finora tutto regolare in campagna. Ma molto soddisfatti per avere vinto la classifica del Gambero Rosso”

Arrivano buone notizie per la produzione corilicola da Giffoni Valle Piana (Salerno), uno dei territori più vocati d’Italia per questa coltura. Dopo due anni complessi, in cui il vento ha giocato un ruolo importante nel limitare i quantitativi, nel 2022 si dovrebbe finalmente ritornare alla normalità. A sostenerlo, tra gli altri, è Luigi Toro, titolare assieme alla moglie Angelica dell’azienda di famiglia, e soprattutto vincitore della speciale classifica del Gambero Rosso come “Migliore Nocciola Italiana 2021”, con la motivazione “una tonda di Giffoni spaziale”.

“E’ stata una grande soddisfazione vincere questa classifica – commenta Toro – Sia perché eravamo alla nostra prima partecipazione al concorso, sia perché siamo stati scelti tra 40 aziende di tutta Italia. E’ un riconoscimento che premia il sacrificio che da sempre mettiamo nel nostro lavoro. Il segreto per avere una buona nocciola, infatti, è curare il noccioleto tutto l’anno, non solo poco tempo prima della raccolta”.

Toro, poi, commenta l’ormai prossima campagna 2022. “Dopo due anni complessi dal punto di vista produttivo, dovremmo finalmente tornare a una situazione normale, che per la mia realtà di 18 ettari di noccioleto significano circa 300-350 quintali. E’ piovuto poco quest’anno, è vero, ma siamo stati in parte salvati dai due giorni di maltempo che abbiamo avuto a giugno e a luglio. Fortunatamente, poi, va anche detto che il nocciolo è una pianta che non necessita di molta acqua. Inizieremo quindi la raccolta verso la metà di agosto, e abbiamo già alcuni ordini da evadere entro lo stesso mese, perché c’è chi ci ha chiesto prodotto freschissimo”.

E’ una gestione molto attenta del noccioleto quella di Luigi Toro, che si avvicina decisamente al biologico. “Non siamo certificati bio – spiega – ma da tempo abbiamo eliminato ogni trattamento chimico e, quando dobbiamo effettuare qualche intervento, ad esempio contro la cimice, utilizziamo soltanto prodotti di origine naturale”.

In termini commerciali, Toro è molto soddisfatto dell’ultima campagna. “E’ stata spettacolare. Abbiamo ricevuto ottimi riscontri, sia da parte di clienti professionali, sia dai privati. Trasformiamo, infatti, tutta la nostra produzione, proponendo sia semilavorati, sia prodotti finiti. Le maggiori richieste le abbiamo per le nostre nocciole intere tostate, per la granella e per una tipologia di croccante tipico della nostra zona, a base di nocciole macinate. Sono molto apprezzate anche le nostre due spalmabili, entrambe al 45% di nocciola, una con e l’altra senza cacao. Infine, abbiamo registrato numeri incredibili con il nostro panettone ricoperto di cioccolato bianco e granella di nocciole, lanciato a Natale di due anni fa. Nel 2020 abbiamo fatto 600 pezzi, nel 2021 ce ne hanno ordinati 3.000. Sicuramente, lo riproporremo anche quest’anno”.

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