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Mandorle: quest’anno si gioca d’anticipo

Angelo Liuzza: “Raccoglieremo la varietà Tuono ai primi di agosto, mentre con la Geco inzieremo circa due settimane dopo”

Arrivano nuove conferme sugli stravolgimenti al calendario agricolo che sta provocando l’ondata di caldo anomalo delle ultime settimane. Anche in Sicilia, la raccolta delle mandorle quest’anno sarà anticipata di almeno due settimane rispetto alla norma, proprio a causa delle alte temperature, che hanno portato i frutti a una maturazione anticipata.

A rilevarlo è Angelo Liuzza, che assieme al padre Giuseppe conduce l’azienda agricola di famiglia, a Salemi (Trapani). A pochi giorni dall’inizio della raccolta, Liuzza osserva: “Al momento l’annata si presenta positiva. Per  la nostra azienda, poi, questo è l’anno di carica, perché nel 2021 abbiamo effettuato delle potature e, quindi, raccolto meno prodotto”.

L’offerta dell’azienda agricola Liuzza, per quanto riguarda le mandorle, si differenzia in due varietà. “Abbiamo puntato – spiega ancora Angelo – su due cultivar pugliesi, che anche in Sicilia stanno dando ottimi risultati. Si tratta di Tuono e Geco. La doppia scelta varietale è stata motivata dal fatto di cercare di evitare il più possibile il rischio di perdere l’intera produzione a causa di eventuali gelate tardive. Tuono e Geco hanno infatti tempi di fioritura e di maturazione differenti”.

Quest’anno, tuttavia, entrambe le cultivar saranno raccolte in anticipo. “A causa dell’andamento climatico – conferma Liuzza – con Tuono inizieremo già nei primi giorni di agosto e con Geco a Ferragosto, anticipando di fatto la normale raccolta di un paio di settimane. Medesima sorte sarà per diverse altre colture, a partire dall’olivo”.

Infine, per quanto concerne i prezzi, Liuzza commenta: “Come azienda abbiamo da sempre deciso di puntare sulla qualità della nostra offerta, tanto che siamo certificati biologico e ci rivolgiamo dunque a un consumatore informato su ciò che acquista. Certo, anche sul fronte delle mandorle, non possiamo competere con quelle di provenienza estera, che arrivano sul mercato a 6-8 euro il chilo, mentre noi non riusciamo a proporle a meno di 14-15 euro il chilo. Da parte dei nostri clienti, c’è quindi la consapevolezza di acquistare un prodotto di qualità superiore”.

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