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Nocciole Piemonte Igp: in Alta Langa conferme per una stagione positiva

nocciola

Federico Ferrero: “Forse quantitativi leggermente inferiori al 2020, ma in campagna non abbiamo registrato particolari problemi”

Sarà un’annata nella norma, probabilmente con una produzione leggermente inferiore allo scorso anno, ma senza problemi di cimiciato e danni causati dal caldo.

Queste, in estrema sintesi, sono le previsioni sull’ormai prossimo raccolto di Nocciola Piemonte Igp fatte da Federico Ferrero per quanto riguarda la sua azienda agricola, dove oltre a 10 ettari di nocciole (tutti certificati Piemonte Igp) produce anche pregiate etichette di vini, che hanno ricevuto diversi premi e riconoscimenti.

“Per quanto riguarda le nocciole – spiega Ferrero interpellato da myfruit.it – nella nostra azienda agricola le produciamo da diversi decenni, ma è negli Anni Duemila che abbiamo cominciato a fare nuovi impianti e ad aumentare i quantitativi. Per un raccolto di nocciole è sempre molto difficile fare previsioni – prosegue – perché entrano in gioco diversi fattori. Comunque possiamo dire che ci attendiamo un’annata sostanzialmente buona, forse a livello quantitativo solo leggermente inferiore allo scorso anno. Fortunatamente abbiamo schivato la grandine, che invece è caduta in zone vicine alla nostra azienda, e non dovremmo avere né problemi di cimiciato, né problemi dovuti al caldo, che è stato nella norma. Per la verità – precisa Ferrero – il cimiciato dalle nostre parti, in Alta Langa, non ha mai dato i problemi che ha generato in pianura. Gli unici neo riguardano una cascola piuttosto sostenuta e qualche problema di vento forte, che probabilmente ha fatto cadere anche dei frutti sani”.

L’azienda agricola Federico Ferrero conferisce il proprio raccolto di nocciole parte in una cooperativa, parte da un trasformatore privato. E, come molte altre realtà in zona, guarda anche al movimento turistico. “In queste settimane – spiega Ferrero – il turismo in zona stenta ancora a decollare. E’ una situazione completamente nuova, insomma, rispetto a quella pre-Covid”.

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