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Frutta a guscio ed essiccata

Mandorla di Avola: il Consorzio fa partire una denuncia

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Autore Redazione

Nel mirino della querela alcuni cittadini di un comune limitrofo accusati di screditare la denominazione di questo frutto

Il Consorzio di tutela e valorizzazione della Mandorla di Avola ha denunciato in questi giorni per diffamazione alcuni cittadini di un comune vicino ad Avola (Siracusa). Secondo il Consorzio questi, “probabilmente per ossessivo campanilismo e personale interesse politico, hanno superato il limite della ragionevolezza e, soprattutto, della legge penale. I soggetti in questione infatti, attraverso organi di informazione e social media, hanno addirittura definito “frode commerciale” l’utilizzo della denominazione Mandorla di Avola da parte delle aziende operanti in quel settore”.

“Si tratta di un’affermazione molto grave, di rilevanza penale – ha sottolineato il presidente del Consorzio della Mandorla di Avola, Giorgio Cappello – perché la predetta affermazione non tiene assolutamente in alcuna considerazione né una tradizione che è di quasi due secoli, né gli atti ufficiali del ministero delle Politiche agricole e dell’Assessorato all’Agricoltura della Regione Siciliana. Il risultato – ha proseguito Cappello – è danneggiare in modo rilevante il lavoro di migliaia di agricoltori e di decine di aziende di lavorazione e trasformazione che, da decenni, si avvalgono del marchio “Mandorla di Avola” per i loro prodotti di eccellenza, dalla confetteria, alla pasticceria, alla gelateria. Per queste ragioni il Consorzio non ha più intenzione di tollerare iniziative del genere foriere di ingenti danni economici e di immagine e, pertanto, ha dato corso al proprio preciso intendimento di adire le vie legali per ottenere la punizione ed il risarcimento dei danni dai responsabili”.

Anche il presidente dell’Associazione regionale Frutta in guscio di Sicilia, Ignazio Vassallo, per molti anni funzionario della Regione e responsabile proprio del settore della frutta secca, è intervenuto sulla vicenda commentando: “Questi tentativi di mettere in discussione secoli di storia commerciale non sono solo ridicoli, ma soprattutto dannosi per i produttori e le aziende che hanno faticosamente costruito e divulgato nel mondo il marchio Mandorla di Avola”.

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