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Porto di Rotterdam. Sciopero colpisce frutta e verdura

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Autore Redazione

Le 24 ore di sciopero indette dai sindacati tra giovedì 7 e venerdì 8 gennaio hanno provocato notevoli ritardi nel porto più grande d’Europa

È il più grande porto d’Europa, gestisce circa 450 milioni di tonnellate di merci ogni anno, trasportate da circa 30.000 navi oceaniche e da 110.000 imbarcazioni per la navigazione interna. Numeri importanti per il porto di Rotterdam, dal quale transitano naturalmente anche un ingente numero di tonnellate di frutta e verdura provenienti da e per molte destinazioni. Ha fatto notizia, dunque, nei giorni scorsi lo sciopero, non così frequente nei Paesi Bassi, che ha bloccato le attività del porto per 24 ore, da giovedì 7 gennaio a venerdì 8.

Vi hanno aderito i lavoratori dell’ECT Delta Terminal e dei terminal di Uniport e APM dopo un ultimatum dato dai sindacati alle autorità portuali a seguito della rottura delle trattative verificatesi il mese scorso. Secondo i sindacati, infatti, circa 800 posti di lavoro potrebbero scomparire nel porto entro il 2017 a causa della costruzione di nuovi terminal automatizzati come lo Maasvalkte2 Development. Chiedono, quindi, al porto di garantire il posto di lavoro almeno fino al 2020. L’adesione allo sciopero è stata di circa 700 lavoratori, dei 3600 che costituiscono la forza lavoro del porto.

Come riporta il sito Fruitnet (articolo di Maura Maxwell), che ha contattato un operatore del porto della società si logistica LBP Rotterdam, i disagi si sono fatti sentire, soprattutto in un periodo dell’anno come questo dove arrivano molte navi da Sud America e dal Sud Africa. Secondo quanto ha affermato Nick Stam, portavoce dei sindacati FNV Havens, ulteriori azioni – tra cui un altro sciopero questa volta di 48 ore – sono probabili se non verranno soddisfatte le richieste dei sindacati.

Fonte news: ANP | Fruitnet. Credit foto: Kramergroup.nl

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