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Agroenergie in convegno a Pomarico

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Autore Redazione

L’appuntamento è per il 19 maggio al palazzo marchesale. Durante il congresso si parlerà anche di riduzione delle emissioni di CO2

Condividere energia rinnovabile, pulita e prodotta localmente, andando al contempo a ridurre le emissioni di anidride carbonica o di altri gas clima alteranti, con positivi e immediati risvolti sul versante economico, legati ai risparmi in bolletta e alla possibilità di beneficiare di meccanismi incentivanti, sono solo alcuni dei tanti punti di forza delle comunità energetiche, ovvero di quelle reti tra cittadini e imprese del territorio che producono, consumano e scambiano energia in un’ottica di autoconsumo e di collaborazione”.

Lo sottolinea Copagri Basilicata, informando che questi e altri temi legati al futuro delle politiche energetiche nazionali saranno al centro del convegno “Le Comunità energetiche e il futuro delle agroenergie“, che si terrà giovedì 19 maggio, dalle ore 10 nella sala Rosa del palazzo marchesale di Pomarico, in provincia di Matera.

Interverranno al convegno, dopo i saluti del sindaco di Pomarico Francesco Mancini e l’introduzione a cura del presidente della Copagri Basilicata Nicola Minichino, l’assessore all’ambiente e all’energia della Regione Basilicata Cosimo Latronico, il presidente di Gaia Energia Sergio Marini e il coordinatore tecnico della medesima cooperativa promossa dalla Copagri per lo sviluppo delle agroenergie Alessandro Pierantoni. Concluderà i lavori il presidente della Copagri Franco Verrascina.

“Le comunità energetiche – sottolinea Verrascina – rappresentano il futuro della gestione dell’energia, una partita che gli agricoltori vogliono giocare da protagonisti per contribuire attivamente e fattivamente alla transizione energetica e alla decarbonizzazione del Paese, favorendone lo sviluppo sostenibile e l’efficienza energetica e promuovendo le energie rinnovabili, in linea con i contenuti del Pnrr e con i più recenti orientamenti comunitari contenuti nel New Green Deal e nell’Agenda 2030”.

“Senza contare – aggiunge Minichino – le positive ricadute sul versante della comunità e della socialità, legate alla promozione dell’aggregazione e delle reti di cooperazione tra i cittadini e il tessuto imprenditoriale dei territori, in un’ottica di economia circolare, collaborativa, partecipativa e partecipata”, aggiunge Minichino.

Fonte: Copagri Basilicata

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