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Eventi e Fiere

Macfrut, l’esperienza digital conquista il settore

Qualche difficoltà tecnica non spegne l’entusiasmo. Per Bellanova “le nostre imprese sanno rispondere con creatività alle sfide più ardue”

Sarà la novità, saranno i primi risultati positivi ottenuti nella giornata inaugurale, ma l’esperienza digital di Macfrut sta convincendo il settore. Così attestano i primi feedback raccolti da myfruit.it tra gli espositori virtuali.
“Per me una bella occasione, tante storie italiane che hanno potuto raccontarsi ed emozionare – dice Leonardo Odorizzi de La Grande Bellezza Italiana – Speriamo solo sia un momento di riflessione utile a trovare la strategia per sviluppare un’idea comune di Fatto in Italia. Il consumatore ormai sa apprezzare e comprendere l’impatto delle filiere agricole sul territorio, la bellezza dei nostri paesaggi, la genuinità e la bontà dei nostri prodotti. Abbiamo già alcuni casi di successo ma – aggiunge Odorizzi – per lo più stranieri. Oltre gli amici delle mele, urge una marca che sappia rappresentare l’Italia intera”.

“Tra gli espositori i produttori non sono molti – osserva Cristiana Furiani, sempre della rete della Grande Bellezza Italiana – e forse anche per questo abbiamo goduto di grande visibilità. Le visualizzazioni sono state numerose e provenienti da tutto il mondo. La novità della fiera digitale, unità alla novità della rete di imprese, ha amplificato il risultato. E dopo il primo giorno sono entusiasta”.

Enrico Turoni trova Macfrut Digital “una bella idea, che ha richiesto molto lavoro in fase preliminare. Qualcuno oggi (ieri per chi legge, ndr) si è scontrato con problematiche tecnologiche che spesso sono dipese dalle infrastrutture esterne al server della fiera o al computer aziendale. Personalmente, ho potuto incontrare gente nuova e sono fiducioso che nei prossimi due giorni ci sia ancora più interesse. Per il futuro, la fiera digitale è da tenere in considerazione, ma speriamo di non ripeterla, per tornare alla normalità. Sono convinto che il digitale possa sostituire qualche trasferta del personale dell’azienda, ma potrà mai rimpiazzare le fiere in presenza”.

Anche Rosario Rago, Ceo dell’omonimo gruppo, auspica un ritorno alle fiere vis-a-vis: “Bisognerà capire come il visitatore digital intende interagire con gli altri, nella speranza di tornare presto alle manifestazioni tradizionali”.

Il b2b che mancava

Nel corso della giornata, alcuni operatori hanno segnalato l’impossibilità di effettuare incontri b2b per problemi tecnologici. “Il primo feedback è la piattaforma che purtroppo non funziona. E un paio di appuntamenti è andato a vuoto”, aveva avvisato Marco Lotta, responsabile commerciale e logistica di Agricola Campidanese, mentre Sara Menin, responsabile marketing e ricerca & sviluppo de L’Insalata dell’Orto, sintetizzava: “Qualche problema con la tecnologia, ma è un’esperienza nuova per tutti: è ancora presto per tirare le somme”.

C’è già una soluzione

Dagli uffici di Macfrut, però, arriva pronta la risposta: “Si tratta di cause indipendenti dalla piattaforma mafrutdigital.com, ma causati da firewall aziendali particolarmente restrittivi o da connessioni instabili. Per ovviare a queste problematiche è stato implementato il sistema utilizzato per il collegamento con l’utente”. Poi, una serie di raccomandazioni tecniche per avviare i b2b anche da smartphone e tablet oltre che da personal computer. Intanto, per chi non avesse potuto concludere gli appuntamenti prestabiliti, la soluzione: “scrivere a business@macfrutdigital.com per richiedere i contatti dell’operatore e fissare così un nuovo incontro”.

Bellanova: “Rilancio e internazionalizzazione”

A inaugurare l’evento su piattaforma digitale è stata la ministra della Politiche agricole, Teresa Bellanova: “Questa fiera dimostra la capacità delle nostre imprese di saper rispondere con forza e creatività alle sfide più ardue – ha detto – Macfrut Digital, evento leader globale del settore ortofrutticolo è la prima fiera digitale al mondo, una edizione che fa da apripista con numeri importanti, consapevole come il digitale sia la scommessa per le nostre aziende”.

Due le parole chiave per il settore, citate dalla ministra: rilancio e internazionalizzazione. “Il rilancio deve essere un’azione concreta, confermato dal +6,9% del nostro export a dimostrazione della nostra forza attrattiva sui mercati mondiali. Internazionalizzazione ed export sono la seconda parola chiave: oltre al consolidamento nel mercato interno, la sfida è quella dei mercati globali”.

Poi Bellanova ha ricordato gli importanti risultati raggiunti negli ultimi mesi: lo sblocco nel febbraio del mercato brasiliano per le nostre susine, la conclusione del negoziato in aprile con la Thailandia per l’esportazione delle mele italiane, il via libera del maggio scorso alle mele a Taiwan, la recente firma dell’addendum al protocollo per l’esportazione di kiwi in Cina. Traguardi importanti anche grazie al Tavolo ortofrutticolo che adesso dovrà misurarsi con la strategia di intervento della nuova Pac 2021-27. Le prossime settimane sono importanti nella costruzione di un piano recupero e resilienza per nuovi rapporti di filiera, progetti per sostenere il ruolo dell’agricoltura nei cambiamenti climatici, per fermare il dissesto idrogeologico, per sostenere la sostenibilità. Abbiamo messo in campo per l’intero settore agroalimentare oltre 2,5 miliardi di euro in sostegno della competitività, per la liquidità e con un di fondo 600 milioni di euro per ristoranti”.

La ministra ha proseguito sul tema dell’export. “L’ortofrutta deve essere protagonista nel patto per l’export e nella spesa collegata per oltre un miliardo di euro. Possiamo e dobbiamo migliorare la nostra presenza nei mercati esteri e far valere la forza del marchio Italia nel mondo. Questa fiera ci dice che è possibile farlo e deve essere un obiettivo irrinunciabile. Come è doveroso, nel patto a sostegno dei consumatori alle nostre produzioni, garantire i consumatori attraverso informazioni complete e consapevoli“.

Nel finale la ministra ha chiamato il settore a un patto: “C’è ancora molto da fare. La nuova Politica agricola, le scelte di innovazione, la ricerca, il futuro verde: per mettere a valore tutte le nostre eccellenze e le nostre imprese è necessario l’impegno di tutti. Sul mio potete contare, io so di poter continuare sul vostro”.

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