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Eventi e Fiere

Fruit Attraction, i perché del successo

Dieci anni di crescita costante ed un gradimento da parte di tutti gli espositori, italiani inclusi, sempre maggiore. Fa riflettere il successo della fiera spagnola, sempre più punto di riferimento del settore

I numeri della prima edizione di Fruit Attraction – 353 espositori e poco più di 12.000 visitatori – erano certamente interessanti, ma in pochi avrebbero probabilmente scommesso che a Madrid, dieci anni dopo, gli espositori sarebbero diventati 1.700 con un numero di visitatori sopra le 70mila presenze. E per la prossima edizione del 2019, si parla già dell’aggiunta di altri due padiglioni.

I motivi del successo? Più d’uno, naturalmente, come sempre succede in questi casi. Certamente il polo fieristico ampio, moderno e funzionale della capitale spagnola gioca un ruolo importante, ma non è l’unica ragione di questo incredibile successo. La maggior parte degli espositori e i visitatori sottolineano come sia, prima di tutto, anche una questione di posizionamento all’interno del calendario annuale. Sembra, infatti, assolutamente vincente questo periodo dell’anno, perfetto per programmare la nuova stagione di commercializzazione e, quindi, aumentare i contatti utili. A questo aggiungiamo come sia decisamente gradevole la permanenza a Madrid dei visitatori con un clima mite e come la concausa di tutti questi fattori renda possibile la presenza di molti prodotti ortofrutticoli da diverse parti del mondo. Tutti aspetti, questi ultimi, che hanno permesso di innovare anche il format fieristico con l’aggiunta di degustazioni e grande attenzione all’utilizzo dei prodotti.

Tutti soddisfatti, insomma, a partire dagli espositori, italiani inclusi, mediamente tutti molto soddisfatti. Molti non nascondo il pensiero di cominciare a preferire questa fiera rispetto alla corazzata tedesca di Fruit Logistica a Berlino, premiando molte delle scelte di Raul Calleja, direttore di Fruit Attraction, a partire dalla novità di quest’anno, vale a dire l’anticipazione della partenza al martedì.

Rimane, per quanto ci riguarda, la sensazione generale, osservando sia i flussi dei visitatori nei padiglioni spagnoli e francesi che le pubblicità e la comunicazione sulle riviste specializzate di tutto il mondo, nonché gli stand e in generale le presenze internazionali, che il successo di questa fiera contribuisca a spostare il baricentro dall’Italia verso la Spagna.

Speriamo ci sia tempo per recuperare.

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