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Brexit, Trump e i nuovi protezionismi. A Roma il convegno di Fruitimprese

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Autore Redazione

A Roma, giovedì 20 aprile, il convegno organizzato da Fruitimprese su un tema di attualità per il mondo ortofrutticolo. Nomisma illustrerà i dati circa il possibile impatto di Brexit sul mercato italiano

Brexit e protezionismo rappresentano un tema certamente caldo e di attualità a causa degli impatti che possono avere nei confronti del commercio internazionale, compreso naturalmente quello ortofrutticolo. Se ne parlerà al convegno organizzato da Fruitimprese a Roma, giovedì 20 aprile (Hotel Ambasciatori di via Vittorio Veneto, 62), dal titolo  “Brexit e nuovi protezionismi. Quali scenari per il commercio ortofrutticolo“.

L’incontro, moderato dal giornalista Rai Franco di Mare, si aprirà alle ore 16 con gli interventi del managing director di Nomisma, Andrea Goldstein, del presidente Marco Salvi e del ministro delle Politiche agricole, Maurizio Martina. Dalle 17.30 alle 18.30 seguirà una tavola rotonda alla quale prenderanno parte Massimiliano Giansanti, neo presidente di Confagricoltura; Leonardo Di Gioia, assessore all’Agricoltura della Regione Puglia; Salvatore Parlato, presidente del Crea e gli imprenditori Pino Calcagni, Michelangelo Rivoira e Annibale Pancrazio.

Per l’occasione saranno diffusi i dati della ricerca di Nomisma sul possibile impatto della Brexit e delle politiche protezioniste sul mercato ortofrutticolo italiano.

“A dispetto delle apparenze, – precisa Andrea Goldstein, managing director di Nomisma – l’economia globale va meglio, addirittura il 2017 dovrebbe fare registrare la miglior performance di crescita dall’inizio della crisi nel 2008. La ripresa si conferma nei paesi industrializzati, la crescita continua a ritmi elevati in Cina e nel resto dell’Asia e anche gli altri grandi emergenti come Brasile e Russia si stanno riprendendo. Ma non per questo le nubi all’orizzonte si sono dissipate completamente. Instabilità finanziaria, protezionismo e populismo nell’America di Trump e altrove presentano un quadro complessivo con prospettive da verificare   per l’industria italiana della frutta, che deve però continuare a monitorare con attenzione le dinamiche politiche ed economiche a livello globale”.

Dopo aver valutato attentamente le prospettive e gli impegni che il settore dovrà affrontare nel medio e lungo periodo per crescere sempre più all’estero, Marco Salvi, Presidente di Fruitimprese si soffermerà sulle performance del settore.

“L’export rappresenta una inderogabile necessità per l’ortofrutta, il valore delle esportazioni ha superato la soglia dei 4 miliardi e 750 milioni di Euro, con un incremento del 4,9% rispetto al 2015, stabilendo il record per il settore. Per quanto riguarda i flussi crescono il comparto della frutta fresca (1,7%), degli ortaggi (15,7), degli agrumi (20%) e della frutta secca (15,2%). Anche in valore segno positivo per tutti i comparti: ortaggi (8,2%), agrumi (27,6%), frutta fresca (1%) e frutta secca (6,9%). E’ tuttavia necessario rivolgere un appello alle istituzioni – afferma il Presidente di Fruitimprese Marco Salvi – affinché ci si adoperi per ripristinare al più presto la normalità recuperando i mercati perduti e aprendo al più presto lo scambio commerciale con nuovi mercati”.

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