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Biologico

BioOrto, l’appello della famiglia Passalacqua dopo l’incedio di settembre

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Autore Redazione

L’incendio dello scorso 21 settembre ha distrutto il magazzino della nota azienda di ortaggi biologici della provincia di Foggia. È partita ora la riorganizzazione, considerando che i raccolti non sono stati danneggiati

La notte dello scorso 21 settembre un incendio di grandi dimensioni ha distrutto il magazzino di stoccaggio dell’azienda BioOrto ad Apricena, in provincia di Foggia. Un duro colpo per l’azienda di proprietà della famiglia Passalacqua, nome importante nella produzione e trasformazione di ortaggi biologici sia in Italia che all’estero, con 500 ettari di terreno di proprietà, 20 mila metri quadrati di aree di stoccaggio e lavorazione, 50 mila metri cubi di celle frigo e quasi 300 dipendenti.

“Alcuni eventi a volte sembrano quasi che accadano con la finalità di rafforzare la convinzione che si sta operando bene e che dalle difficoltà possano nascere nuovi e più importanti risultati”, afferma ora Nino Passalacqua, patron di BioOrto. “Adesso continuerà a guidarci la voglia di poter operare insieme ai nostri collaboratori, che abbiamo sempre considerato persone di famiglia. E soprattutto la volontà di restare uniti, oggi come ieri, e ancor più domani. Sono stati davvero tanti i clienti, fornitori, consumatori e operatori del settore che ci hanno manifestato la loro vicinanza e che hanno contribuito a infonderci stimoli e forza ancora maggiori”. 

BioOrto Incendio

Come comunica la stessa azienda sulla sua pagina Facebook i raccolti non sono stati danneggiati, “perciò la nostra famiglia ha deciso, in questi giorni, di riorganizzarsi in silenzio, continuando con la produzione e dando priorità alle esigenze dei lavoratori e delle loro famiglie. Noi di BioOrto, vogliamo ringraziarvi di cuore per la solidarietà e l’affetto che ci state dimostrando“.

L’azienda, però “ha bisogno di riprendere al più presto a pieno regime la produzione per salvaguardare un indotto importante” afferma. Da qui la decisione di lanciare un appello di solidarietà con l’hashtag #SUPPORTBIOORTO, “al fine di velocizzare la ripresa per lavorare come e meglio di prima quella sventurata notte del 21 settembre”.  

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