L’export è una voce sempre più importante per le aziende del biologico italiano. Secondo i dati raccolti da Nomisma, con la collaborazione di FederBio e Assobio, le vendite dei prodotti agroalimentari italiani certificati bio all’estero nel 2014 sono state pari a 1,4 miliardi di euro. Una crescita del 12% rispetto al 2013 e del 337% rispetto al 2008.
Attraverso una survey (tra giugno e settembre 2015) che quest’anno ha coinvolto 155 aziende che esprimono un fatturato agroalimentare a marchio certificato biologico di 1 miliardo di euro (circa un quarto del fatturato della filiera biologica italiana) è emerso come il fatturato dei prodotti biologici che volano all’estero per queste aziende abbia raggiunto il 24%.
Dove esportiamo bio all’estero? Soprattutto in Germania (24%), e poi in Francia (20%). Sono i peasi Ue il principale sbocco (82%) anche se crescono paesi come gli USA (4%), la Svizzera (4%), il Giappone (3%) e il Canada (2%).
Tra i prodotti spicca l’ortofrutta fresca: frutta e verdura, infatti, sono la categoria di prodotti più esportata all’estero nel comparto del biologico (20%), davanti ai sostituti del latte (16%) e alla pasta (12%).
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Credit foto: mangiarebuono.it
