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Aziende

Agricoltura, un terreno fertile per l’inclusione sociale

Al webinar di Op Agritalia è emerso come il settore primario offra interessanti opportunità per le persone con neurodiversità

La filiera agricola è il luogo ideale per l’inclusione stabile delle persone con neurodiversità e disabilità. E’ quanto emerso ieri dal webinar Coltiviamo agricoltura sociale ideato da Op Agritalia, organizzazione di produttori di uva da tavola con sede a Barletta.

“Nel nostro settore manca la manodopera, nonostante si tratti di un segmento che ha sempre accolto i lavoratori fuoriusciti da altri settori – ha esordito il presidente di Op Agritalia Michele Laporta – Oggi i giovani si avvicinano malvolentieri alla campagna, occorre ripensare il lavoro nelle nostre aziende come opportunità di inclusione. In altre parole, dobbiamo guardare all’impresa come parte organica del territorio e della società a cui appartiene”.

Un proficuo scambio

Laporta ha portato l’esperienza diretta di Op Agritalia, che nel 2020, poco prima che iniziasse la pandemia, ha dato avvio a una collaborazione con Work Aut, cooperativa sociale pugliese impegnata sul territorio a favore dei ragazzi affetti da autismo.  “Negli ultimi anni abbiamo iniziato a esplorare quella che viene definita l’agricoltura sociale – ha raccontato – Si tratta di iniziative che si inseriscono all’interno del nostro piano welfare aziendale, nel quale si esplicita chiaramente l’obiettivo di incrementare la responsabilità sociale sul territorio e di promuovere l’inclusione sociale e lavorativa per persone che hanno il diritto al lavoro, ma a cui non sempre viene garantito. In cinque anni sono passati da noi oltre 30 ragazzi con difficoltà, con tutti abbiamo mantenuto un rapporto di proficuo scambio”. 

Un ambiente reale e accogliente

“Abbiamo trovato subito accoglienza in un ambiente reale, non protetto – ha commentato a riguardo la presidente della cooperativa Stefania Grimaldi – I ragazzi fragili sono desiderosi di affermarsi nel mondo del lavoro e di dimostrare le proprie capacità”. 

Il progetto è arrivato anche nei punti di vendita, grazie al coinvolgimento della Tatò Paride, azienda pugliese con sede a Barletta che opera nella grande distribuzione dal 1975. I ragazzi di Work Out sono stati impiegati nel reparto ortofrutta per il controllo qualità dei prodotti. “Abbiamo accolto nei nostri punti di vendita ragazzi volenterosi – ha riferito la presidente Francesca Tatò – Un’esperienza win win, che ha fatto crescere noi e loro. Inoltre abbiamo osservato una grande sensibilità da parte dei consumatori”.

Il quadro normativo c’è

“Le leggi per l’inclusione nel mondo del lavoro delle persone con disabilità esistono, ma occorre un cambio culturale – ha osservato Rosa Barone, assessore al Welfare della Regione Puglia – Quest’anno il nostro territorio ha a disposizione oltre sei milioni per supportare i ragazzi autistici sia a scuola, sia al di fuori degli ambienti scolastici. Le Regioni, Puglia compresa, auspicano che questi fondi possano diventare strutturali, in modo da poter finalizzare dei percorsi continuativi”.

“Gli agricoltori sono imprenditori smart, inclusivi e veloci – ha concluso Stefania Grimaldi – Dalla nostra esperienza emerge che il settore agricolo sia quello in cui le persone con neurodiversità di tutti i livelli riescono a integrarsi al meglio”.

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