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Melinda-La Trentina, l’alleanza funziona

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Autore Redazione

Positivo il bilancio dell’accordo tra i due poli delle mele trentine, che quindi prosegue dopo la nascita avvenuta nel 2017

Ottimizzazione della filiera, strategie comuni su molti punti, a partire dall’innovazione varietale proseguendo con le politiche di marketing e commerciali. A due anni dall’accordo tra i due grandi poli delle mele trentine, vale a dire Melinda e La Trentina, tutto sembra andare per il meglio, secondo quanto emerge dopo l’incontro pubblico che le due cooperative hanno tenuto mercoledì 18 dicembre a Trento presso la sede della Federazione Trentina della Cooperazione.

Ennio Magnani, presidente APOT, ha sottolineato come l’alleanza sia sta fondamentale per affrontare le difficoltà oggettive del mercato melicolo, come ad esempio quelle dell’annata 2018/2019. “Questo progetto va però visto anche come un’esperienza di collaborazione tra persone e territori ed i risultati ottenuti potranno contribuire ad ampliare il sistema delle alleanze. E questo è un valore aggiunto del progetto che va tenuto in debita considerazione”. Secondo Rodolfo Brochetti, presidente de La Trentina, c’è ora un rinnovato entusiasmo all’interno della cooperativa, grazie anche alle nuovo opportunità che si sono aperte e si apriranno con questa alleanza.

Michele Odorizzi, presidente Melinda, evidenzia invece la stabilità e sostenibilità che l’accordo ha dato, anche in considerazione della concentrazione in atto nella distribuzione moderna che esige, quindi, lato fornitori, sempre più aggregazione. Paolo Gerevini,, infine, direttore generale di entrambi i consorzi, ha chiuso l’incontro con l’illustrazione dello scenario melicolo mondiale e ribadito la bontà del “sistema” trentino. “La forza dell’alleanza con La Trentina ci ha permesso di gestire in modo coordinato Vendite e Marketing in modo da valorizzare meglio il prodotto gestendolo con unica rete commerciale. oltre ad essere stata l’occasione di una ridefinizione coordinata dell’assetto varietale che risulta in questa fase l’aspetto strategico principale sulla base del quale programmare al meglio le coltivazioni del prossimo futuro. Il risultato di soddisfazione si traduce in un liquidato superiore agli altri attori di riferimento”.

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