Circa 100mila interviste on line a poco più 20mila italiani “rappresentativi della popolazione”. Due le domande poste: “È stato negli ultimi 36 mesi o lo è tuttora cliente di una delle seguenti aziende?” e poi: “Se sì, ha ricevuto un servizio molto buono?”.
Questa la base dell’indagine condotta dall’Istituto Tedesco Qualità e Finanza su 70 settori e 388 aziende dal titolo “I migliori in Italia – Campioni del Servizio” e apparsa in esclusiva sulle pagine del Corriere Economia. Se l’azienda ottiene un punteggio superiore a quello medio del settore al quale appartiene riceve il Sigillo di Qualità in Oro.
La prima edizione di questo particolare concorso che cerca di misurare il gradimento della cosiddetta “customer satisfaction” da parte dei consumatori si era svolta nel 2013, sempre a cura di ServiceValue, partner dell’Istituto tedesco e dell’Università Goethe di Francoforte. Quest’anno il numero di consumatori che ha dichiarato di aver ricevuto un servizio molto buono è pari al 68,1%, un punto percentuale in più rispetto a due anni fa: rispetto ad altri Paesi siamo meno critici, il dato percentuale di gradimento generale, infatti, scende, per esempio, al 65,8% in Olanda o al 57,4% in Germania.
Ipermercati Classifica Istituto Tedesco Qualità e Finanza
Tra i settori giudicati dal panel anche quello della grande distribuzione organizzata. Tra gli ipermercati, il formato probabilmente che ha subito maggiormente la crisi, in testa troviamo Auchan (90,8%), seguita da Ipercoop (86,3%) e Carrefour (85,1%).
Supermercati Classifica Istituto Tedesco Qualità e Finanza
Tra i supermercati primo e secondo posto, praticamente un testa a testa, se lo contendono le prime due insegne quanto a quote di mercato in Italia in generale: Coop (87,3%) e Conad (87,2%). Al terzo posto Esselunga (85%).
Discount Classifica Istituto Tedesco Qualità e Finanza
Tra i discount, infine, format invece tra quelli che in questi anni hanno registrato la crescita maggiore, con continui investimenti e nuove aperture da parte di tutte le catene, in testa Lidl (69,2%), poi Eurospin (65,2%) e Penny (63,4%). In questo caso, ovviamente, la percentuale di soddisfazione è inferiore rispetto agli altri due formati, poiché l’obiettivo più che la qualità del servizio è il prezzo. O almeno, questo è quanto percepito da chi ha risposto al sondaggio.
Credito foto: Corriere Economia
