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Prodotti

Finger lime, dall’Australia all’Italia verso l’Europa

FingerLime

È ancora poco conosciuto, ma l’interesse sta crescendo e a breve si troverà anche In Gdo. Parliamo del finger lime, “il caviale d’agrumi”.

Un soprannome eloquente che racconta già molto su questo nuovo prodotto. Simile al caviale per forma e prezzo, il finger lime è composto da minuscoli granelli succosi, dallo spiccato gusto di limone, racchiusi all’interno di un baccello che può costare fino a 250 euro al kg. Un agrume d’èlite, ma accessibile a molti considerando che solitamente per una cena si acquistano dai 20 ai 30 grammi di prodotto con una spesa media tra i 4 e i 5 euro.

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Marcello Cividini, fondatore del Consorzio Fingerlime è stato il pioniere italiano di questo frutto. Classe 1946, l’amore per il caviale d’agrumi è stata un “late passion” racconta. Per tutta la vita si è dedicato al marketing digitale, ha creato due Master al Politecnico di Milano, dove insegna tutt’oggi, ma da buon “food

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Da sinistra: Judy Viola e Marcello Cividini

hunter”, come si definisce, è sempre andato alla ricerca di prodotti insoliti e curiosi. Dieci anni fa, durante
un tour in Australia, l’incontro con il finger lime, scambiato inizialmente per un cetriolo, e l’idea di portarlo oltreoceano.

Oggi in Italia ci sono diversi vivaisti che provano a coltivare questa pianta, noi consigliamo di diffidare dalle imitazioni e di puntare non su ibridi dal gusto discutibile, ma sul prodotto originale”.

Il Consorzio italiano dedicato al finger lime è ancora molto giovane, ma con linee guida serie e validi rapporti internazionali. Il presidente onorario è Judy Viola, colei che 35 anni fa ha iniziato a coltivare la pianta in Australia ed è a buon titolo considerata la più grande esperte mondiale.

A breve in Gdo, presentazione anche al Macfrut

Per garantire la tracciabilità , tutte le piante commercializzate dal consorzio hanno un marchio e sono certificate. L’obiettivo principale di Cividini è attivare una rete di coltivazione nazionale della pianta originale sfruttando il clima e il terreno favorevole del sud Italia. “In Europa, oltre alla Spagna, siamo l’unica nazione che può puntare all’esportazione di questo prodotto”. Intanto a breve ci sarà lo sbarco in Gdo, mentre è in continua crescita la richiesta da parte di chef stellati e ristoranti che puntano sull’alta qualità. Al mondo dell’ortofrutta, invece, il consorzio si presenterà ufficialmente al prossimo Macfrut di Cesena.

Consorzio_Fingerlime

Al via la coltivazione in Sicilia, e arrivano già le richieste dall’estero

Indipendenti e sperimentali sono le coltivazioni di finger lime della G.E.V.A  in provincia di Agrigento. Dopo due generazioni di azienda agricola tradizionale, con l’entrata in attività di Giuseppe, Emanuele e Andrea Vita, insieme al loro bagaglio di studi universitari, si è deciso di puntare sull’innovazione. “Da una parte continuiamo a coltivare i prodotti di sempre, dall’uva alle albicocche – racconta Emanuele – dall’altra abbiamo deciso di destinare dal 5 al 10% degli utili per sperimentare la coltivazione di nuovi prodotti”. E da quest’anno, tra questi, anche il finger lime. Non c’è ancora stato il primo raccolto, ma la tecnica sembra funzionare e la piante godono di ottimo stato vegetativo. La conferma di una scelta commerciale azzeccata arriva dalle richieste degli acquirenti. “Sembra strano anche a noi, ma ci continuano ad arrivare richieste dalla Svizzera e dall’Inghilterra e ad oggi non abbiamo ancora il primo raccolto!”.

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