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Maltempo. Apo Conerpo, -10/15% pomodoro da industria

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Autore Redazione

Si contano i danni del maltempo per Apo Conerpo dopo l’anomala primavera ricca di precipitazioni piovose, vento e grandine. Stimata perdita tra il 10 e il 15% per il pomodoro da industria

Da una parte l’inverno mite, con temperature non particolarmente rigide e poche precipitazioni, dall’altra una primavera, al contrario, con temperature più basse rispetto alla media e, soprattutto, con piogge molto abbondanti e frequenti (superiori anche del 50% alla media nel mese di maggio e di quasi il 30% nelle prime tre settimane di giugno).

“Questo andamento climatico ha fatto sentire pesantemente i suoi effetti anche nei campi, influenzando negativamente la produzione di molte specie ortofrutticole tra cui il pomodoro da industria” commenta Apo Conerpo, la principale organizzazione europea nel settore dell’ortofrutta fresca (6.000 produttori agricoli, 47 cooperative associate, una produzione conferita pari a 1.068.000 tonnellate ottenuta su una superficie di oltre 30.000 ettari, 4.000 addetti, 190 tecnici agricoli e 91 stabilimenti).

Per quanto riguarda il pomodoro da industria, Apo Conerpo vanta una produzione estremamente importante, pari a circa 500.000 tonnellate, poco meno del 10% del totale nazionale. “Le precipitazioni piovose particolarmente intense, spesso accompagnate da forti venti, – commenta il presidente Davide Vernocchi – hanno colpito vaste zone del nostro Paese interessate dalla coltura del pomodoro, tra cui in particolare le provincie di Ferrara e Ravenna, dopo aver fatto danni molto ingenti anche in Lombardia e Puglia, provocando veri e propri fenomeni di asfissia con conseguente deperimento o morte delle piantine. In alcuni casi, poi, come se non bastasse, si sono registrate violente grandinate che hanno distrutto completamente le coltivazioni”.

“Dove non hanno causato la perdita totale del raccolto – prosegue Vernocchi – questi eventi climatici estremi hanno comunque alterato il normale ciclo colturale del pomodoro ‘bruciando’ una parte della produzione più precoce e provocando alcuni problemi agronomici e fitosanitari. Tutto ciò molto probabilmente provocherà una contrazione complessiva della produzione programmata dai nostri soci stimata attorno al 10-15%”.

Fonte news: Apo Conerpo

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