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Packaging e Tecnologie

Modello virtuoso di economia circolare: CPR System al Forum di Helsinki

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Autore Advertorial

Il modello di riutilizzo della plastica degli imballaggi di CPR System sarà presentato al World Circular Economy Forum 2017 di Helsinki come esperienza unica italiana

Su invito degli organizzatori, CPR System (sito web) sarà presentato come caso di successo di economia circolare al Forum mondiale che si terrà ad Helsinki il 5/6 giugno (World Circular Economy Forum 2017).

Un appuntamento di enorme rilevanza che metterà in evidenza le migliori soluzioni di economia circolare nel mondo e consentirà di incontrare i maggiori esperti di questo tema importantissimo per il Pianeta.

Il modello CPR System sarà presentato come esperienza unica in Italia in grado di evitare l’immissione di rifiuti nell’ambiente, ridurre le emissioni di anidride carbonica, diminuire il traffico di mezzi su ruota, gestendo l’intero percorso dei prodotti, dall’ortofrutta ai freschi, alle carni, con impatto zero sull’ambiente e creando valore grazie ad un sistema virtuoso di riutilizzo della plastica degli imballaggi.

CPR si colloca perfettamente tra i casi di successo di economia circolare, un nuovo modello di business e un nuovo modo di vedere i prodotti e i servizi che replica il ciclo vitale naturale: ogni fine è un nuovo inizio.

Direttore Generale CPR System

Monica Artosi – Direttore Generale CPR System

Nell’economia circolare i prodotti sono pensati per avere una nuova vita grazie alla riparazione e alla rigenerazione. Possono addirittura essere trasformati in nuove cose o utilizzati come nuove risorse per altri prodotti. Inoltre, circolarità significa essere consapevoli del consumo di risorse come l’acqua e l’energia richiesti nella produzione.

CPR System ha impostato il proprio modello di business in linea con queste nuove linee guida, come conferma il Direttore Generale Monica Artosi:

il nostro modello di produzione e gestione si basa proprio su questi principi, a partire dalle cassette che, a fine ciclo, vengono rigranulate e riutilizzate per generare nuove casse; ma l’intero processo produttivo viene controllato, passaggio per passaggio, in un’ottica circolare, dall’utilizzo dell’acqua per i lavaggi, agli impianti di cogenerazione, alla gestione dei percorsi del nostri mezzi, al riempimento dei mezzi stessi. Con il nostro modello – conclude Artosi si crea valore rispettando l’ambiente.

La Cooperativa CPR, unica in Italia, nasce nel 1998 da un’idea dei produttori di ortofrutta e diventa  oggetto di studio in Europa attraverso il progetto Life ( realizzato tra il 1998 e il 2000 con finanziamento UE) attraverso il quale, quasi vent’anni fa, si sono gettate le basi del successo di oggi.

L’Unione Europea sta delineando proprio in questo periodo quelle che saranno le linee guida del modello di economia circolare del futuro, da realizzare entro il 2030.

All’interno della proposta UE c’è la revisione di cinque direttive relative a rifiuti, rifiuti di imballaggio, discariche, rifiuti elettronici e rifiuti di pile e all’uso di fertilizzanti biologici. Attraverso il piano d’azione per l’economia circolare l’UE ha già stabilito gli obiettivi sullo spreco per il 2030, ovvero riciclare il 65% dei rifiuti urbani e il 75% dei rifiuti da imballaggio, insieme all’obiettivo vincolante di ridurre la produzione dei rifiuti che finiscono in discarica, fino a un tetto massimo del 10%.

E’ evidente che la prospettiva a medio/lungo termine dell’Unione Europea per salvaguardare ambiente e risorse è perfettamente in linea con il modello produttivo di CPR che sarà un esempio da seguire, negli anni a venire, anche per altri settori di attività.

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