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Dopo le abbuffate natalizie…il cardo mariano

cardomariano

Un rimedio dopo cene, cenoni e brindisi durante le festività natalizie. Ricco di virtù terapeutiche, il cardo mariano è ideale per tisane e in cucina

Il cardo mariano godeva un tempo di molta stima nella medicina popolare, stima che è andata via via sfumando ingiustificatamente. La pianta infatti è ricca di virtù terapeutiche tra cui spicca la sua capacità di disintossicare l’organismo da qualsiasi sostanza nociva o ingerita in quantità massiccia. Quale miglior rimedio per l’organismo dopo le abbuffate natalizie? E se durante i festeggiamenti ci si abbandona a qualche brindisi di troppo è proprio il cardo il perfetto alimento per depurarsi al meglio dall’eccessivo consumo di alcool.

Il segreto? È racchiuso nella silibinina, la miglior sostanza documentata per la terapia del fegato. La scienza contemporanea ne ha confermato le proprietà terapeutiche: non solo aiuta a proteggere il fegato dalle sostanze tossiche ambientali che entrano nel corpo tramite il cibo, l’acqua, l’aria e la pelle, ma stimola anche la generazione di nuove cellule favorendo la rigenerazione del tessuto epatico. Alleato contro l’uso smodato di alcool, abuso di farmaci, consumo di droghe, esposizione a tossine tossiche, recenti ricerche hanno dimostrato che è utile anche per contrastare gli effetti farmacologici che i medicinali chemioteraputici hanno sul fegato.

cardomarianopiantaIdeale anche contro la febbre

Mangiare il cardo può essere un buon rimedio per rimettersi in forma grazie alle sue proprietà febbrifughe. È inoltre diuretico, favorisce l’escrezione di bile, indicato per chi soffre di diabete, abbassa i livelli di colesterolo, è ottimo anche per la cura delle ferite grazie alla capacità di rigenerare i tessuti. È inoltre uno dei migliori rimedi contro qualsiasi disfunzione legata al fegato, quali cirrosi e itterizia. Valido alleato contro la fatica, la depressione e le allergie alimentari, favorisce la digestione e stimola l’appetito. Antinfiammatorio, diuretico, riequilibra gli ormoni femminili, contrasta i dolori mestruali e favorisce la secrezione di latte materno.

Cos’è

Il cardo mariano, il cui nome botanico è Silybum marianum, è una pianta erbacea che cresce spontanea in tutta la macchia mediterranea, principalmente al centro e sud Italia. Si rinviene con una certa facilità nei campi incolti, nei pascoli, lungo i margini dei sentieri, tra le macerie dove forma estesi gruppi. La pianta, che appartiene alla famiglia delle Asteracee, è costituita da una rosa di foglie spinose. I fiori, che raggiungono la maturità in estate, sono di colore rosso-purpureo, mentre i frutti sono oblunghi di colore nero brillante macchiati di giallo. Il cardo mariano non è oggetto di massiccia coltivazione.  Nelle poche aree in cui il cardo viene coltivato, i semi vengono raccolti e sottoposti a un’azione meccanica di scuotimento per favorire la distribuzione e la crescita di nuove piante. Le foglie sono grandi, lobate, hanno un colore verde intenso, lucenti, con striature biancastre e bordo spinoso.

Il nome

Il nome “Cardo Latteo” o “Mariano” è legato alla leggenda secondo la quale sulle foglie del Cardo sarebbero cadute gocce del latte della Madonna, mentre nascondeva il bambino Gesù, durante la fuga in Egitto. Già in insediamenti preistorici è stata trovata traccia dell’uso del cardo mariano e forse i nostri antichi lo avevano imparato dagli animali. Infatti tutt’oggi talpe, istrici e cinghiali ne mangiano le radici.

Controindicazioni

I pazienti affetti da ipertensione,  non dovrebbero assumerlo perché il cardo contiene anche una sostanza che aumenta la pressione arteriosa. E’ bene non esagerare con le dosi perchè assunto in quantità eccessiva diventa un lassativo. E’ inoltre importante bere molta acqua in quanto ha proprietà disidratanti.

Qualche utile consiglio

La pulizia dei cardi è piuttosto laboriosa in quanto è necessario eliminare le coste esterne più dure, per poi spuntarle e tagliarle a pezzetti. Una volta puliti i cardi vanno cucinati immediatamente per evitare che anneriscano. Per la conservazione, i cardi dovrebbero essere appesi: se li volete riporre in frigorifero, avvolgete la base con dell’alluminio e inseriteli in un sacchetto per alimenti in cui avete praticato dei fori, riponendoli nello scomparto della frutta e verdura, dove si possono mantenere anche per una settimana.

La tisana

La tisana di Cardo mariano è ottima per il fegato. Versare 150 ml d’acqua semi bollente su 2 cucchiaini di semi di cardo mariano tritati, lasciare riposare un quarto d’ora e poi filtrare. Berne una tazza 3 volte al giorno, mezz’ora prima dei pasti, per un periodo di 3 settimane.

Tisana di cardo mariano con la pianta essiccata

Versare dell’acqua bollente su 1/2 cucchiaino di pianta essiccata e tritata, lasciare riposare 10 minuti, poi filtrare. Berne 2-3 tazze al giorno.

L’infuso di foglie con 1 litro di vino bianco serve per i casi di inappetenza. Le radici, le foglie, ed i fiori bolliti o arrostiti, possono mangiarsi come il carciofo (una volta appunto che sono rimosse le spine).

cardo_pulireIn Cucina

Ecco una ricetta facile pronta in 40 minuti e tanto sfiziosa quanto leggera, per arrichhiere e innovare il il vostro menù senza appesantirvi troppo.

Torta salata ai cardi (senza burro, latte e uova)

Ingredienti per la pasta al vino

  • 300 gr farina 00
  • 70 gr olio oliva
  • 90 ml vino bianco
  • 2 pizzichi di sale
  • Ingredienti per il ripieno:
  • 1 costa grande di cardo
  • 1 panetto di tofu naturale
  • 1 spicchio d’aglio
  • olio Evo
  • curcuma
  • sale
  • origano

Ingredienti per la besciamella leggera

  • 100 ml latte di soia
  • 400ml acqua
  • 1 cucchiaio farina
  • sale
  • pepe
  • noce moscata
  • curcuma

Emulsionate per qualche istante il vino e l’olio con una frusta. Aggiungete poi a pioggia la farina e il sale e cominciate a lavorare con le mani gli ingredienti  fino a rendere il tutto una bella palla di pasta omogenea che lascerete riposare. Per il ripieno della torta salata vegana pulite i gambi di cardo e lessateli in acqua salata. Capirete che i cardi sono cotti quando riuscirete ad affondare facilmente la forchetta nella polpa: a questo punto scolateli e fateli raffreddare. Una volta raffreddati tagliateli a dadini.

In una padella antiaderente scaldate l’olio e l’aglio (che poi toglierete una volta imbiondito) con gli aromi triturati finemente .
Nel frattempo sbriciolate il tofu  e una volta tolto l’aglio aggiungetelo a rosolare in padella insieme alla curcuma (per la quantità regolatevi con il colore, deve risultare un bel giallo)

Dopo qualche istante aggiungete i cardi e aggiustate di sale.

Per la besciamella vegana scaldate in un pentolino il latte di soia con l’acqua, aggiungete un pizzico di sale, curcuma, pepe e noce moscata e la farina e girate bene con la frusta, fino ad ottenere una composto colorato e molto fluido. Aggiungete la besciamella ai cardi con il tofu,  stendete la pasta in una teglia (5) e versatevi l’impasto.

Cuocete la torta salata vegan in forno a 180° C per 40 minuti circa. Per regolarvi è semplice la superficie dovrà risultare compatta e ben dorata. Ecco fatto, la nostra torta salata è pronta da portare agli amici (7-8).

Credit foto: Pixabay | potereaifornelli.it 

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